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L'iniziativa

Valpolicella Dop 2016, nelle bottiglie il marchio “RRR”: riduci, risparmia e rispetta

28 Febbraio 2017
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A 5 anni dall’inizio del progetto, arrivano in commercio i primi Valpolicella Dop 2016 con il bollino “Rrr” del Consorzio di tutela. Oggi, a Villa Quaranta Park Hotel, ad Ospedaletto di Pescantina, in provincia di Verona, una ventina di aziende hanno ricevuto i primi certificati nel corso dell’incontro “Sostenibilità in vigneto: esperienze e prospettive in Valpolicella”.  

“La sostenibilità a tutto tondo – ha detto Christian Marchesini, presidente dell’Ente – è al centro delle attività del Consorzio, insieme alla tutela e alla promozione. Essere arrivati a una certificazione di area sintetizzata in un marchio è un risultato molto importante che permette ai Vini Valpolicella di essere al passo con le richieste dei consumatori, sempre più esigenti in fatto di salubrità dei prodotti, e al contempo di tutelare il territorio di produzione e i suoi abitanti. Oggi il Protocollo interessa 63 aziende e 600 ettari. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a certificare il 60% della superficie vitata. Abbiamo deciso anche di prevedere dei benefit per le aziende certificate. Teniamo molto a questo traguardo su cui in Europa si sta cimentando soltanto l’Austria”.

“Per Siquria – ha raccontato Luca Sartori, presidente dell’ente terzo ­– la capacità di andare oltre gli obblighi di legge trasformandoli in un valore aggiunto è stata una missione molto chiara fin dal principio. Abbiamo potuto restituire in questo modo alle denominazioni conoscenze e abilità attraverso strumenti efficaci utili non solo a gestirne le risorse produttive, ma soprattutto per consentire approcci innovativi. Il progetto Rrr ne è una chiara dimostrazione”. Importante per quello che è stato fatto fin qui e per il futuro il ruolo degli agronomi consulenti del Consorzio: Renzo Caobelli e Luca Santini.

“Il bilancio del primo anno di certificazione – ha illustrato Caobelli – è senz’altro positivo, ma come nel caso di tutte le prime esperienze ci sono margini di miglioramento. La campagna appena conclusa è stata la start up del progetto e la maggior parte delle aziende non ha avuto difficoltà ad applicare il protocollo. Per migliorare l’assistenza in campo, dall’anno prossimo Luca Santini avrà un incarico specifico. Voglio sottolineare che con Rrr abbiamo precorso i tempi della legislazione: molti dei prodotti ora esclusi dalla normativa di settore erano già stati banditi dal nostro protocollo, preparando e assistendo le aziende nell’abbandono di molte sostanze attive”.

Nella gestione della difesa il Consorzio punta ad essere in anticipo sul futuro. Lo dimostra il protocollo “Riduci Risparmia Rispetta” e le attività, come il monitoraggio in vigneto e in fruttaio della Drosophila suzukii avviato da diversi anni, tese non solo ad affrontare i problemi in essere, ma anche a valutare i rischi potenziali.

“Vogliamo – ha ricordato Olga Bussinello, direttore del Consorzio – mettere in atto pratiche di contenimento sostenibili e garantire la redditività dei produttori. I nostri vini hanno un valore economico molto importante non solo per le aziende, ma per tutto il territorio. In questa direzione va letta la collaborazione delle Amministrazioni locali della Valpolicella che vedono nel nostro progetto una tutela della qualità di vita dei loro abitanti”.

“I monitoraggi di Drosophila suzukii svolti nel 2016 nei vigneti della Valpolicella – ha illustrato Enrico Marchesini di Agrea-Centro Studi – hanno confermato una maggior incidenza degli attacchi dove si riscontrano particolari condizioni microclimatiche, come elevare umidità relative e ombreggiamenti. Una corretta gestione agronomica e un monitoraggio attento sono fondamentali. Va detto che la cernita in vigneto delle uve migliori è un pre-requisito fondamentale per assicurarsi un appassimento in fruttaio senza sorprese”.

C.d.G.