(Sergio Filosa, Tiziana Briguglio e Claudio Filosa – ph Inbrand)
Cinque serate a tema e un aperitivo gourmet, da oggi e fino al 29 agosto, per scoprire tutte le virtù del frutto simbolo dell’estate abbinato alle eccellenze della provincia di Latina.
E’ RED: Rurale – Eccellente – Differente, il progetto di valorizzazione dell’Anguria Pontina. Prodotta nei comuni di Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Latina, Pontinia, Sezze, Priverno, Aprilia e Cisterna di Latina, l’Anguria Pontina sarà la protagonista delle più belle tavole del litorale laziale dove a sorprendere con nuove combinazioni di sapore saranno gli chef: Max Cotilli (Ristorante Satricum Latina – 26 luglio), Michele Chinappi ( Ristorante Chinappi Formia – 31 luglio), Gino Verardi (Ristorante Centosedici Terracina – 7 agosto), Gianluca Nalli (Ristorante Incontramare Sabaudia – 23 agosto) e Nazareno Fontana (Ristorante Il Caminetto Terracina – 29 agosto). Intento della manifestazione promossa dalla Cooperativa Latina Ortaggi che il 15 agosto aprirà le porte della sua azienda per un brindisi a base di Anguria Pontina e sessioni di assaggio comparate curate dal professor Giuseppe Nocca e dalla giornalista Tiziana Briguglio, è quello di sensibilizzare al consumo del prodotto “made in Latina” che si vorrebbe ora riconosciuto a livello comunitario con il marchio di Identificazione Geografica Protetta per renderlo riconoscibile da quello importato soprattutto da Spagna, Marocco e Tunisia, spacciato troppo spesso per locale.
“L’Anguria pontina è un’eccellenza tutta italiana che va salvaguardata e fatta conoscere – spiega il presidente della cooperativa Latina Ortaggi Claudio Filosa, che ora vorrebbe mettere insieme tutta la filiera e avviare l’iter per l’ottenimento dell’Igp – In provincia ci siamo attestati ormai su circa 1.500 ettari coltivati tra campo aperto e serra per una produzione massima per ettaro di 60/ 70 tonnellate in piena terra e 50/60 tonnellate nel tunnel piccolo. Ad essere coinvolte 70 cooperative agricole per un totale di oltre 300 aziende ad indirizzo polivalente, 6 centri di imballaggio e 8 vivai per la produzione di piantine innestate. Caravan, Zodiac, Dumara sono solo alcune delle varietà più comunemente presenti nei campi. Le piantine per la produzione vengono messe a dimora in terra tra aprile e maggio, così i frutti maturi possono essere raccolti tra luglio e agosto. Fondamentale è la figura dello “stacchino” che decide il momento esatto della raccolta manuale che può avvenire solo quando la buccia è tendente al biondo, la polpa è di colore rosso, i tegumenti seminali sono duri e lo strato gelatinoso che avvolge i semi è scomparso. Il peso di ogni anguria è compreso tra i 5-12 kg per il tondo, 7-16 kg per la tipologia ovale e 7-20 kg per l’allungato”.
Originaria dell'Africa tropicale, dove sono ancora presenti numerose forme spontanee, nel territorio pontino questa coltura ha cominciato ad affermarsi nel secolo scorso. Favorevoli le particolari condizioni pedoclimatiche che in breve tempo hanno portato Latina a concentrare da sola circa un 1/5 della produzione italiana. Tra i terreni considerati più vocati per le primizie e le produzioni di eccellenza, l’area compresa tra Terracina, Sabaudia e Fondi , il celebre Triangolo d’Oro, dove si concentra la maggior parte del raccolto. A rendere l’Anguria Pontina particolarmente apprezzabile tra i consumatori è soprattutto la particolare dolcezza della polpa dovuta al livello zuccherino compreso tra i nove e i dieci gradi. Solitamente viene mangiata a fette o gustata sottoforma di sorbetto, gelato, centrifughe o smoothies. Oggi però è sempre più valorizzata anche in cucina per alcuni piatti salati. Spesso è elemento cromatico e aromatico di gustose insalate, ma si sposa bene anche con salmone e crostacei, con il pollo grigliato, con i formaggi tipo feta, grana, con le uova sode, con rucola e cipolla rossa.
C.d.G.