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L'iniziativa

Un vigneto ritrovato, ad Asolo il progetto per far conoscere la storia di un particolare prosecco

18 Ottobre 2017
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di Maristella Vita, Treviso

Da oltre due secoli la vite decora il paesaggio nei dintorni di Asolo in provincia di Treviso. Il terroir “salino” ed il particolare microclima accompagnano la maturazione degli acini per dar vita a vini raffinati, unici. 

La versione extra brut del Prosecco è possibile solo qui, con la denominazione Asolo Docg. Il progetto di recupero denominato “Nel cuore di Asolo, un vigneto ritrovato” firmato Montelvini è stato pensato per ridare dignità ad un’area verde di mezzo ettaro che si affaccia su “Villa Contarini degli Armeni” ed al celebre giardino all’italiana di Villa De Mattia. Qui si lavorerà al recupero del genoma della pianta originale, per andare ancor più a fondo, alle radici della storia del Prosecco Superiore e dell’Asolo Docg. È stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare per valorizzare al meglio il progetto, motore di una filosofia di rispetto di quel rapporto privilegiato che l’uomo ha sempre avuto con la terra, il tramite di un’esperienza interiore e di godimento estetico, le cui azioni di cura e mantenimento sono anche elementi emozionali, non più di sola necessità. Cultura, storia, enologica, architettura e paesaggio, ad Asolo si incrociano da secoli. Il vigneto, a pochi passi dalle antiche mura cittadine, è un “giardino” dal valore inestimabile, “ritrovato” per divenire patrimonio di tutti. Dovremo stare ai tempi della natura, ha detto alla presentazione dell’ambizioso progetto Alberto Serena, A.D. di Montelvini, ed avere pazienza; la prima bottiglia di “Cru vigneto ritrovato” si prevede per l’Annata 2023.