(Il complesso di Santa Maria della Scala a Siena)
Diciotto regioni, oltre 330 soggetti territoriali aderenti all’Associazione Città dell’Olio, tra cui Comuni, Province, Camere di Commercio, Gal (Gruppi di Azione Locale) e Parchi, in rappresentanza dei territori di produzione di oli di documentata tradizione olivicola, quattro paesaggi rurali storici riconosciuti dal Mipaaf e venticinque anni di impegno ai massimi livelli per diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva, valorizzare il patrimonio olivicolo e promuovere il turismo dell’olio.
Gli Stati Generali dell’Olio, in programma a Siena il 29 e 30 novembre al Complesso Museale di Santa Maria della Scala in occasione delle celebrazioni del 25esimo anniversario della costituzione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, avranno come tema centrale Cultura, identità, territorio, qualità e sviluppo sostenibile e si articoleranno in sei tavoli di lavoro e discussione sulle tematiche più strategiche per il settore. Coordinati dai massimi esperti italiani per ciascuna materia oggetto di studio, i panel serviranno a produrre proposte e strategie da inserire, durante la sessione plenaria di sabato 30 novembre, nell’Agenda 2030 delle Città dell’Olio. Un momento di grande coesione e concretezza che, capitalizzando quanto già realizzato in questi primi cinque lustri di attività dell’Associazione, traghetterà la stessa nel futuro fornendo gli strumenti strategici necessari ad affrontare nuove, ambiziose, sfide.
Certamente, tra gli asset strategici delle Città dell’Olio ci sarà nel futuro più prossimo una gestione coordinata del fenomeno sempre più diffuso di turismo dell’olio – su cui ha recentemente compiuto una interessante ed esaustiva ricerca Roberta Garibaldi, docente di Marketing e Tourist Management Università di Bergamo nonché coordinatrice del primo panel dedicato al turismo – per la cui progettazione territoriale si dovrà tener conto, imprescindibilmente, degli input che pervengono dal comportamento del turista stesso, attenzionando quegli elementi che egli considera più importanti per la scelta di una destinazione di viaggio. Un primo passo in direzione di una offerta sempre più attrattiva verso i territori dell’olio è già stato compiuto con il riconoscimento dei paesaggi olivicoli delle Città dell’Olio tra i Paesaggi Rurali Storici del Mipaaf, ad oggi solo quattro ma con l’ambizione di incrementarne prossimamente il numero. Ma soprattutto con le dieci edizioni di Girolio d’Italia, che nelle oltre 100 tappe svoltesi ha coinvolto tra mercatini ed iniziative specifiche, circa 2000 tra espositori e produttori. O ancora, nel più recente progetto della Camminata tra gli olivi: tre edizioni, 125 città coinvolte in ogni edizione e oltre 30.000 partecipanti.
Tra le sfide più interessanti che l’Associazione si promette di vincere, c’è anche la valorizzazione del brand e marchio Città dell’Olio e la creazione di una rete di Ristoranti dell’Olio, progetto di cui si sta offrendo un primo “assaggio” con l’iniziativa – collaterale al programma principale degli eventi del 25esimo – che coinvolge 20 negozi del centro di Siena ed altrettanti ristoranti in cui vengono proposti menù speciali ispirati all’olio Evo. Per poter tramandare i valori di qualità, identità territoriale, importanza di una efficace ed attenta gestione del patrimonio olivicolo di cui abbiamo la fortuna di disporre, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio ambisce a perseguire anche in futuro – e se ne discuterà soprattutto nel panel coordinato da Riccardo Garosci Presidente del Comitato per l’Educazione Alimentare Miur – progetti di Educazione alla civiltà olivicola nelle scuole, nonché a studiare nuove formule di coinvolgimento dei consumatori in termini di formazione ed educazione al consumo consapevole. Anche in questo caso, Anco può contare sulla già collaudata esperienza di Bimboil-Olio in cattedra: 18 edizioni, circa 1.000 scuole di vario ordine e grado e oltre 100.000 ragazzi coinvolti.
Fondata a Larino nel 1994, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio svolge da 25 anni una intensa attività istituzionale, ma si è anche resa protagonista di simbolici gesti quali la piantumazione della prima pianta di olivo ad Hiroshima nel 1995 e la significativa presenza in occasione della Domenica delle Palme, oltre all’incontro con Papa Francesco. La predetta attività istituzionale di Anco, ha costruito nel tempo importanti collaborazioni con Mipaaf, Ministero dell’Ambiente e Miur, ha sottoscritto Protocolli d’Intesa con le Regioni affinché promuovessero azioni di sostegno all’olivicoltura ed al recupero del paesaggio olivicolo e ha realizzato con le Amministrazioni Locali delle Città dell’Olio iniziative volte alla valorizzazione oltre che di forme di turismo esperienziale anche dei luoghi e dei mestieri legati all’attività oleicola. Da alcuni anni, Anco, porta avanti anche un’intensa attività di progettazione, tra cui meritano una menzione il progetto MedDiet dedicato alla valorizzazione della Dieta Mediterranea, i Piani di Sviluppo Locale Psr e Gal, fino alla cooperazione internazionale realizzata attraverso la rete ReCOMed –Rete Città dell’Olio del Mediterraneo di cui Anco è socio fondatore. Importante è stato anche il potenziamento dell’attività di comunicazione, con uno sguardo attento soprattutto a quel pubblico generalista che ha imparato a conoscere ed avvicinarsi alle attività di Città dell’Olio attraverso i canali digitali e più nello specifico tramite i social.
Di come capitalizzare dunque tutte le predette attività, già in realizzazione o ancora in fase embrionale, per sviluppare strategie a medio-lungo termine per il settore, si parlerà dunque approfonditamente nelle sei sessioni tematiche che caratterizzeranno i suddetti Stati Generali dell’Olio a Siena: Turismo dell’Olio e del Cibo coordinata da Roberta Garibaldi, Docente di Marketing e Tourist Management Università di Bergamo; Paesaggio Rurale Olivicolo coordinato da Mauro Agnoletti, Coordinatore gruppo Paesaggio Mipaaft; Produzione, Marketing ed Economia coordinato da Alberto Mattiacci, Docente di Marketing e Business Management UniSapienza Roma; Cultura e Stile di Vita coordinato da Marino Niola, Antropologo Scrittore e Giornalista; Identità Territoriale coordinata da Paolo Massobrio, Giornalista enogastronomico; Formazione ed Educazione coordinata da Riccardo Garosci, Presidente del Comitato per l’Educazione Alimentare Miur.
L’importanza e la strategicità di tutte le tematiche proposte nel programma delle celebrazioni, ha richiamato nei confronti dell’evento, l’ampia collaborazione del mondo del credito cooperativo, dal Gruppo Bancario Cooperativo Iccreaa ChiantiBanca, oltre alla partnership della Federazione delle Strade dell’Olio e del Vino toscane, Q Certificazioni e Seac Spa. Le celebrazioni istituzionali del 25° anniversario della costituzione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio si concluderanno con la sessione plenaria di domenica 1 dicembre, moderata dalla giornalista Anna Scafuri del TG1 Rai Economia che coinvolgerà tutti i coordinatori dei sei panel tematici e che affiderà le conclusioni alla Sen. Teresa Bellanova, Ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Mentre domenica 1 dicembre, si terrà l’Assemblea Nazionale delle Città dell’Olio, riservata ai soci.
Nel frattempo, una parte di celebrazioni si aprirà alla città con l’organizzazione – nel medesimo Complesso Museale di Santa Maria della Scala – di degustazioni in anteprima degli extra vergine delle Città dell’Olio raccolta 2019, laboratori di degustazione con assaggi di olio abbinato ad altri prodotti di eccellenza dei territori, laboratori per bambini sulla conoscenza dell’olio EVO e dei territori di produzione, ed una mostra fotografica su 123 “Paesaggi rurali storici italiani”.
C.d.G.