di Michele Pizzillo
L’Abruzzo sbarca a Milano, accompagnato da due comunicatori di grande esperienza, Paolo Massobrio e Marco Gatti, che tornano con Golosaria Wine (&Food) dopo due edizioni che hanno soddisfatto le esigenze degli operatori e dei gourmet del settore.
Nel 2023, a Milano, il progetto di Golosaria comincia con l’Abruzzo, che negli accoglienti saloni dell’elegante hotel Melià (via Masaccio, 19) lunedì 27 febbraio, dalle 10,30 alle 20, vivrà in due distinte situazioni. Da un lato lo spazio espositivo, con la presenza di 50 tra cantine e produttori di tipicità del territorio che daranno spazio a produzioni enoiche, dal Montepulciano d’Abruzzo al Trebbiano d’Abruzzo senza dimenticare i vini autoctoni quali Cerasuolo, Passerina, Pecorino e Cococciola. Per quanto riguarda il settore agroalimentare la scelta toccherà molteplici ambiti: dai salumi di Suino Nero d’Abruzzo (protagonisti di uno dei 2 Lab Food) allo Zafferano dell’Aquila dop (Cooperativa Altopiano di Novelli) ai mieli di montagna (come, per esempio, Adi Apicoltura dal 1858 di Tornareccio) dai pecorini e altre chicche casearie agli oli evo di cultivar autoctone, dai prodotto da forno dolce e salati alla pasta da grani antichi e alle passate di pomodoro artigianali. E poi il focus importante sulla biodiversità abruzzese con eccellenze quali il Carciofo di Cupello, il Peperone dolce di Altino, il Fagiolo Tondino del Tavo, le Lenticchie di S Stefano di Sessanio, Grano Solina, Cipolla bianca piatta di Fara Filiorum Petri.
Il secondo spazio si animerà invece con 5 momenti di approfondimento, di cui 3 wine masterclass che esploreranno le potenzialità enologiche abruzzesi con un affondo sui vini simbolo come Trebbiano d’Abruzzo l’anima bianchista (con i vini delle aziende Fratelli Biagi, Tenuta Cerulli Spinozza, Fattoria Nicodemi, Pigliacampo), Montepulciano un grande rosso italiano (5 vini prodotti da Donvitantonio, Orefice, Vigneti Radica, Nae, Terzini) e Cerasuolo d’Abruzzo un rosato diverso (con 6 vini di Rapino, Di Sipio, Poderi Costantini, Tenuta I Fauri, Tenuta Ferrante, Terre d’Erce), cui si aggiungeranno 2 food lab dedicati al tema della biodiversità dei prodotti autoctoni. Ad affiancare questi due spazi un’area lounge attiva per tutta la giornata con un’offerta di piatti simbolo della tradizione abruzzese realizzati dal Ristorante Mamì dell’hotel Melià: Spaghetti chitarra all’uovo con ragù sfilacciato di capra e pecorino; Pallotte cacio e ova; Arrosticini con ciabotto.