di Michele Pizzillo
Ritorna, per i grandi artisti della mixology, la Patròn Perfectionists Competition, il contest internazionale che permette ai bartender di tutto il mondo di esprimere la propria creatività e di entrare in contatto con la più ampia community di Perfectionists.
Questo contest è stato proposto per la prima volta in Inghilterra nel 2015 da Patròn, il tequila super premium del Gruppo Bacardi, riscuotendo subito molto successo fra chi vuole esprimersi sempre meglio in questo particolare lavoro, perché rappresenta una occasione per vivere un’esperienza davvero unica. Tant’è che dopo la scelta di estendere la gara a livello internazionale, nel 2021 la Patròn Perfectionists Competition ha registrato 1.700 iscrizioni. E, con professionisti che si sono sfidati nella creazione di un cocktail degno di un Perfectionist e un’esperienza per i consumatori semplicemente perfetta. I bartender italiani che vogliono partecipare alla competizione hanno tempo fino al 7 ottobre per iscrivere tramite il form disponibile sul sito www.academiapatron.com/patronperfectionists. Fra quanti si iscriveranno, saranno selezionati 10 bartender che gareggeranno nelle finali nazionali, in programma tra novembre e dicembre. A eleggere il vincitore tra i top 10 che supereranno la prima selezione, una giuria di esperti bartender che fanno parte della famiglia di Tequila Patrón, come Cristian Bugiada, Luca Fanari e Giacomo Acerbis, affiancati da Margo Schachter, giornalista esperta di food& e beverage. Stesso iter sarà seguito nei 19 paesi che parteciperanno alla competizione del 2023. Il vincitore di ogni finale nazionale, nel mese di marzo del 2023, si recherà in Messico per partecipare alla finalissima che si terrà nella Hacienda Patròn, dove i migliori bartender affronteranno una nuova serie di sfide per testare le loro competenze.
Nell’ultimo quinquennio la Patròn Perfectionists “ha dato un grande contributo alla nostra categoria grazie alla creazione e condivisione di eccezionali ricette Patròn diffuse dai bartender in tutto il mondo”, dice Lauren Mote, global manager of Program Excellence di Tequila Patròn. Tant’è che per il manager del brand di Bacardi (la più grande azienda privata di alcolici al mondo, produce e commercializza alcolici e vini con oltre 200 brand e presenza in 170 paesi) che produce il distillato nelle Highlands di Jalisco, in Messico “queste sono persone che chiamiamo “la nostra Famiglia Patròn” e non vediamo l’ora di accoglierle per festeggiare insieme anche l’evoluzione del nostro progetto che va di pari passo con ascesa dei cocktail bar nel mondo. È necessario investire nella crescita e nello sviluppo professionale dei bartender che desiderano imparare sempre di più. Con questo format potenziato e il prezioso supporto dei team locali e dei Brand Ambassador, li sosterremo durante tutto il loro percorso mentre gareggiano per dimostrare la loro visione personale di perfezione”.
Elemento fondamentale della competizione resta la creazione di una ricetta che rifletta le proprie origini e il costante impegno per la qualità che si nasconde in ogni goccia di Tequila Patròn e di qualsiasi altro liquore utilizzato per la composizione del cocktail. La sfida iniziale della grande finalissima, chiamata Hometown Hero, sarà quella di realizzare un cocktail che misceli Tequila Patròn Silver con la cultura locale del bartender, utilizzando gli ingredienti disponibili nella lista definita dagli esperti di settore nella dispensa visionabile online dopo l’iscrizione. E, trapela anche qualche indiscrezione sulle novità di quest’anno come una competizione ricca di nuove sfide – possiamo dire che, perfidamente – metteranno in difficoltà i bartenders e la giuria stessa che dovrà eleggere il vincitore. Sarà sicuramente un’esperienza unica per quanti parteciperanno alla finalissima che si svolgerà in Messico, patria del brand che ha ideato la competizione.