Per il secondo anno consecutivo una giuria di grandi esperti presieduta da Daniele Cernilli premierà i vini di sei regioni attraverso 16 categorie tra Doc e vitigni. E per la promozione delle etichette più buone c’è una partnership con l’agenzia Colangelo di New York e un sito interamente dedicato in lingua inglese
Sud Top Wine. Atto secondo. Ci sarà l’edizione 2020 del concorso ideato da Cronache di Gusto e dedicato ai migliori vini del Sud Italia. Con alcune importanti novità. Ma andiamo per ordine. Anche quest’anno una giuria di grandi esperti (clicca qui per i nomi>) presieduta da Daniele Cernilli, alias Doctor Wine, valuterà i vini prodotti in sei regioni del Sud Italia, isole comprese, e quindi Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. Sedici le categorie (che potete consultare cliccando qui>) e vanno dalla Doc Sicilia ai bianchi di Sardegna ottenuti da Vermentino, dalla Docg Fiano di Avellino alla Doc Cirò Rosso, dalla Doc Etna ai rossi pugliesi ottenuti da Primitivo e Negramaro e così via. I tre vini più buoni per ogni categoria saranno premiati dalla giuria. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 29 novembre 2020 a Taormina. La partecipazione al concorso è gratuita. Le aziende interessate potranno cliccare qui> per avere tutte le informazioni necessarie.
(Daniele Cernilli e Gino Colangelo)
Ma l’edizione 2020 porta con sé due importanti novità. La prima un sito – sudtopwine.com – in lingua inglese interamente dedicato al concorso, ai vini premiati e alle aziende del Sud Italia con contenuti inediti (si puo consultare cliccando qui>); la seconda una partnership, tra le altre in via di definizione, con la celebre agenzia di pubbliche relazioni Colangelo & Partners (clicca qui per saperne di piu>) che farà da volano per la promozione dei vini premiati e del concorso stesso negli Stati Uniti e più in generale nel Nord America. “Il principale obiettivo – spiega Fabrizio Carrera che assieme a Francesca Landolina, Federico Latteri ed Irene Marcianò sono i curatori dell’iniziativa – è quello di dare un forte contributo alla conoscenza dei tanti vini del Sud Italia, un’ampia zona del nostro Paese ricchissima di biodiversità, di eccellenze e di tanti bravissimi vignaioli”.
C.d.G.