di Michele Pizzillo
Perché non torniamo a parlare di vino e in un ristorante?
Per raggiungere questo obiettivo è nata l’idea di RestaurAction che, attraverso cene speciali in alcuni ristoranti selezionati, si ritorna a parlare di vino dal vivo. Il primo a rispondere a questo appello è stato Claudio Sadler che ha messo a disposizione il proprio ristorante, a Milano, per la cena speciale RestaurAction organizzata in collaborazione con Civiltà del Bere. La scelta di Sadler di rispondere positivamente all’appello è finalizzata a contribuire, in un momento complicato per la ristorazione italiana fortemente penalizzata dalla pandemia da Covid-19, a partecipare attivamente ad una sorta di ritorno all’era pre Covid e, quindi, a parlare “dal vivo” del vino italiano e dei suoi protagonisti all’interno di quello che è da sempre il luogo di elezione del consumo enologico: il ristorante. La cena di venerdì 23 ottobre sarà una delle prime tappe della tournée di cene-degustazione che attraverserà tutta la Penisola per esaltare vini al calice di importanti aziende vinicole nazionali con menu studiati ad hoc per l’evento.
Lo stellato Claudio Sadler ha studiato il seguente menù, con i vini in abbinamento scelti da Civiltà del Bere: Aperitivo con finger food, in abbinamento a “Nodi, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg 2018” di Nino Franco; Astice alla brace con la sua bisque, cotechino di mare, lenticchie e scarola servito con “Biancosesto, Friuli Colli Orientali Bianco Doc 2018” dell’azienda La Tunella; Pappardelle con ragù di lepre e spugnole, in abbinamento a “Sassicaia Bolgheri Doc 2014” di Tenuta San Guido; Guancetta di manzo stufata all’Amarone con purè di patate, spezie e cardoncelli in abbinamento a “Mai dire Mai, Amarone della Valpolicella Riserva Docg 2015” di Pasqua; Cantine Cremino al lime con gel di finocchio e anice. Per partecipare a questa cena, bisogna prenotarsi al numero 02 58104451.
Vediamo, intanto, le finalità di RestaurAction che, fanno sapere dalla direzione della rivista Civiltà del bere, da dove è partita l’idea del progetto, sono quelle di offrire un’azione di sostegno al mondo della ristorazione italiana, fortemente penalizzata dalla pandemia. E, quindi, con una tournée di mini-eventi aperti al pubblico in alcuni ristoranti selezionati di tutta Italia, dalle trattorie a impostazione familiare fino agli stellati, si potrà contribuire a sostenerli. L’impegno del ristoratore è quello di preparare una cena-degustazione con un menu speciale – e a prezzo speciale – di 4-5 portate messo a punto dallo chef per esaltare altrettanti vini di importanti aziende vinicole nazionali. Così, vino e ristorazione ricompaiono protagonisti, perché si torna a parlare “dal vivo” e serenamente del vino italiano e dei suoi protagonisti all’interno di quello – il ristorante, appunto – che è sempre stato il luogo di elezione del consumo del vino. Le serate di RestaurAction si svolgeranno preferibilmente in un giorno infrasettimanale e nel rispetto di tutte le disposizioni di sicurezza vigenti.
E, poi, essendo RestaurAction un’iniziativa culturale e, contestualmente, simbolica, possiamo dire che è l’occasione per tornare a parlare piacevolmente di cultura enologica nella sede più appropriata e, cioè, i ristoranti. Con questi mini eventi, i ristoranti possono rinsaldare i rapporti con clienti storici o aprire un canale di dialogo con potenziali clienti futuri, in particolare gli appassionati ed esperti di vini, visto che la proposta enologica prevede la presenza di aziende di alto livello. E, poi, senza trascurare un aspetto importante: partecipare ad una grande azione collettiva, che nasce nel cuore del settore enogastronomico, per sostenere la ristorazione nella ripresa e, nello stesso tempo, per recuperare un discorso di promozione culturale sul vino di qualità che porta l’immagine dell’Italia in giro per il mondo.