di Gianluca Rossetti
Che i fratelli Cerea ci sappiano fare, ormai è cosa nota a tutti.
Questa estate vi avevamo raccontato> infatti del magnifico evento (dove l’aggettivo non è utilizzato a caso, il colpo d’occhio era stato pazzesco) di “Artisti dello street food”; oggi invece siamo qui a parlarvi della serata Siciliana in cui i più grandi interpreti della regione hanno raccontato questa meravigliosa terra con il suo grande bere ed il suo grande mangiare. La recente collaborazione con la prestigiosa associazione “Le soste di Ulisse”, che vanta membri del calibro di Heinz Beck e Massimo Bottura, è stata la grande spinta per la realizzazione di questo evento, che ha voluto valorizzare sempre di più la Sicilia, terra di patrimonio artistico, culturale, turistico ed enogastronomico.
Tantissimi i nomi che hanno animato la serata, reinterpretando grandi classici della tradizione in chiave moderna, senza abbandonare gli autentici gusti che hanno reso grande la cucina sicula. Uno su tutti, lo chef due stelle michelin Pino Cuttaia de La Madia di Licata in provincia di Agrigenti con il suo cous cous di mare, che ha deliziato il palato degli ospiti con i sapori del mare siciliano. Tra gli altri innumerevoli grandi nomi spiccano quelli di Martina Caruso, chef stellata del “Signum” di Salina, una delle Isole Eolie in provincia di Messina, Claudio Ruta, una stella Michelin con “La Fenice Hotel Villa Carlotta” a Ragusa, Giovanni Santoro dello stellato Shalai di Linguaglossa in provincia di Catania, Giuseppe Costa, una stella de “Il Bavaglino” di Terrasini in provincia di Palermo e Tony Lo Coco, stellato con “I Pupi” di Bagheria in provincia di Palermo.
(Chicco Cerea)
Presenti alla serata anche lo chef Filippo La Mantia e Corrado Assenza, pasticciere di “Caffè Sicilia” a Noto in provincia di Siracusa, che non ha bisogno di presentazioni. “La nostra famiglia ama la Sicilia, gli ingredienti tipici di questa regione sono spesso d’ispirazione per le nostre ricette. È quindi un onore poter ospitare tanti amici che si impegnano ogni giorno, con la loro creatività, a onorare una tradizione gastronomica affascinante e sempre ricca di suggestioni” dichiarano i fratelli Cerea.
Per l’occasione infatti, la Cantalupa è addobbata a regola d’arte, profuma di Sicilia e parla siculo, con prodotti e sapori autentici. Sfincioni, sarde fritte, crudi di mare, sarde a beccafico, cannoli siciliani, tutti i più grandi piatti erano presenti, con il gusto sempre preferito all’estetica, cosa non banale di questi tempi. L’amore che la famiglia Cerea mette quando fa le cose, è infatti il vero ingrediente segreto per la realizzazione di questi grandissimi eventi. Perché sono tante le serate che vengono organizzate in nome dell’enogastronomia, ma poche riescono a trasmetterti veramente qualcosa. A Brusaporto ci si sente sempre a casa e questa volta, è bastata un’ora di viaggio in macchina da Milano per assaggiare un po’di Sicilia. Ancora una volta non è stata solo una serata di grande mangiare, ma un piccolo viaggio alla scoperta delle grandi cose che questo paese ha da offrire.