Una degustazione comparata per smascherare il doppione e tutelare un'eccellenza 100% italiana.
È l'iniziativa riguardante una delle Dop Made in Italy nel mirino della contraffazione o vittime del fenomeno italiansounding. È stata promossa dal Consorzio Prosciutto San Daniele di concerto con l'Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche e ha coinvolto stampa di settore operatori in una degustazione alla cieca per valutare le caratteristiche e le differenze tra il Prosciutto San Daniele e quello che riporta lo stesso nome ma prodotto in Canada, esattamente a Brompton. Il San Daniele Ham è uno di quei caso emblematici della questione della tutela dei prodotti a denominazione all'estero. Dagli anni '70 infatti la St. Maria Foodsltd utilizza la denominazione “San Daniele” grazie a una registrazione del marchio in Canada che viene apposto su prosciutti crudi, mortadelle e speck,prodotti localmente. Un’attività che contribuisce per circa il 50% al giro di affari dell’azienda stimato in 748 mln di Euro.
Per la prima volta si è resa possibile in Italia una degustazione comparata che ha dimostrato come l’origine geografica della produzione e la tradizione diano risultati anche organolettici molto differenti.
“Il caso del Prosciutto di San Daniele è particolarmente significativo – ha commentato in una nota il Presidente di Aicig Giuseppe Liberatore al termine dell’incontro – perché è un esempio di come all’estero, in assenza di adeguati strumenti legislativi di tutela per i nostri prodotti, si renda possibile produrre e commercializzare qualcosa che non solo sfrutta l’italiansounding ma addirittura si appropria dei loghi che lo identificano. Uno degli obiettivi principali di Aicig è proprio quello di contrastare questi fenomeni, e lo fa battendosi quotidianamente anche in sedi internazionali perché venga riconosciuta la massima tutela alle eccellenze rappresentative del made in Italy agroalimentare. Questo incontro è servito a ribadire la necessità di lavorare insieme per garantirne la protezione”.
“E' importante realizzare iniziative come questa – ha affermato il Direttore del Consorzio del Prosciutto di San Daniele Mario Emilio Cicchetti – perché consentono di portare a conoscenza dei media la problematica facendo toccare con mano le differenze. La produzione italiana di Dop e Igp costituisce un asset della produzione industriale del nostro paese oltre che un importante comparto per le esportazioni. Tutelare i marchi e le denominazioni italiane all'estero costituisce un primo importante passo per sostenere il settore ed incentivare l'export”.