Lo chef modenese e i conduttori di Dencanter Radio Rai2 al Parmigiano Reggiano Night raccontano l' iniziativa di solidarietà a sostegno dei caseifici danneggiati dal terremoto. Annunciata per mercoledì l'inaugurazione del primo magazzino ristrutturato
Federico Quaranta. Riccardo Desserti, Massimo Bottura e Nicola Prudente
da Torino Daniela Corso
Grande successo per l’iniziativa web del “parmigiano reggiano night” promossa il 27 ottobre al Salone del Gusto dal consorzio di tutela del formaggio simbolo del Made in Italy nel mondo, come hanno raccontato il direttore Riccardo Desserti insieme allo chef Massimo Bottura.
“A poche ore dal terremoto – racconta Bottura – era già nata l’idea di liberare i magazzini danneggiati vendendo le forme che non potevano essere recuperate, progetto che insieme al consorzio di tutela e a Fede e Tinto, i conduttori di Decanter abbiamo poco dopo comunicato a Radio Rai2. La risposta da parte dei consumatori è stata immediata ed ha reso possibile agli emiliani rialzarsi partendo dal loro lavoro”. Altrettanto rapida diffusione dai social media ai blog ha avuto l’iniziativa del “parmigiano reggiano night” rimbalzata e condivisa da Torino al resto dell’Italia e anche oltreoceano in meno di 24 ore.
Risotto Cacio e Pepe di Massimo Bottura
“La comunicazione nel mondo del cibo – spiega Federico Quaranta – è cambiata moltissimo negli ultimi 10 anni. Gli chef si confrontano tra di loro sempre di più e si contaminano a vicenda creando biodiversità, rivelando che questo è il modello vincente e che la loro arte da sola non basterebbe se non avessero a disposizione anche queste conoscenze e ingredienti di qualità. Il metodo innovativo di comunicazione web – continua – e l’utilizzo dei social media sono importanti per raccontare uno dei prodotti più antichi e tradizionali del nostro patrimonio gastronomico promosso dal più innovativo degli chef italiani”.
Contaminazione e innovazione sono state infatti tra gli ingredienti che Bottura ha scelto per la ricetta con cui celebrare e condividere la notte del 27 ottobre, “riso cacio e pepe”, un piatto che ha portato la cucina romana in terra emiliana e che ha abbracciato tutto il mondo grazie all’utilizzo di 5 specie di pepe diverse, in una preparazione nata da una visione, come lo stesso Bottura ha riferito e che affianca l’etica all’estetica. “Per me questo è un piatto – riferisce Bottura – che tocca l’anima e risveglia la memoria e che vuole trasmettere a tutti l’importanza di continuare a lavorare nel nostro territorio, vicino ai nostri contadini e ai nostri casari, e ai più giovani il valore unico di un sano stile di vita”.
A riprova del successo della rete di solidarietà a favore dell’Emilia il direttore Deserti riferisce: “Sono state oltre 60 pagine su internet di articoli e 150 blog che hanno dedicato spazio all’evento del 27 sera e come ulteriore notizia di ripresa dal dramma emotivo e finanziario che ci ha colpito 5 mesi fa, mercoledì sarà inaugurato il primo magazzino ristrutturato”.
Il taglio della forma di Parmigiano Reggiano
Al termine dell’incontro, per festeggiare questo successo sono state aperte ed offerte in degustazione due forme di parmigiano reggiano da razza bianca modenese stagionatura 24 mesi del caseificio Rosola di Zocca.