Per la finale italiana di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-2025, progetto internazionale ideato e promosso da S.Pellegrino per scoprire e poi sostenere i talenti del futuro, giunto alla sesta edizione, erano stati selezionati dieci giovani chef. A convincere la giuria è stato Edoardo Tizzanini, sous chef del ristorante Da Vittorio, a Brusaporto, in provincia di Bergamo che, guidato dal suo chef mentor Davide Galbiati, è stato il primo a presentare il suo signature dish, “An Artichoke Heart”, illustrando con cura il procedimento di preparazione e condividendo il messaggio che desiderava trasmettere e, cioè, non eliminare del tutto la proteina animale, ma ridurne l’uso e impiegarla in modo consapevole. In questa visione, la carne assume il ruolo di accompagnamento, mentre il carciofo diventa il vero protagonista del piatto.
A lui sono seguiti gli altri nove concorrenti impegnati nella sfida che si è svolta a Milano per selezionare il giovane chef che rappresenterà l’Italia alla finale mondiale in programma il prossimo mese di ottobre. E, infatti, dopo aver seguito la preparazione e la presentazione e aver assaggiato i piatti dei concorrenti nel corso di un suggestivo gala dinner, i giurati (Davide Di Fabio, Karime Lopez, Matteo Metullio, Giancarlo Perbellini e Isabella Potì) scelti da S.Pellegrino per la loro consolidata esperienza e per l’abilità dimostrata nel dare un’impronta distintiva ai ristoranti in cui operano, trasmettendo la propria visione dell’alta cucina, hanno proclamato vincitore Edoardo Tizzanini perché ha saputo comunicare la sua visione personale, con abilità e creatività attraverso il signature dish, “An artichoke heart”.
E, così, a Milano è stata vissuta un’altra giornata dedicata all’alta cucina ma anche al concetto di connessione e di comunità di cui i dieci young chef sono stati protagonisti, tematiche, fanno sapere da S.Pellegrino, a noi care tanto da rappresentare il fondamento della S.Pellegrino Young Chef Academy, progetto internazionale che punta a coinvolgere i giovani chef e i membri più influenti e rappresentativi del mondo della gastronomia creando un laboratorio di formazione permanente e un network di professionisti inclusivo e internazionale. Tant’è che le finali regionali rappresentano anche l’occasione per fare emergere il talento di altri concorrenti, che per l’Italia sono stati tre premi speciali voluti da S.Pellegrino per dar voce ai giovani cuochi e riflettere su come la cucina possa essere un elemento trasformatore: il Fine Dining Lovers Food for Thought Award, votato dalla community online di Fine Dining Lovers, vinto da Alessio Magistro con il piatto “Ossi di seppia” che ha colpito la community di foodies per aver rappresentato una visione personale significativa e convincente attraverso un piatto coerente con i principi cui si ispira; il S.Pellegrino Award for Social Responsibility a Josefina Zojza che con il piatto, “Trota Puccini”, ha colpito la Sustainable Restaurant Association, che gestisce Food Made Good (il più vasto programma di sostenibilità nella ristorazione e community globale per guidare la sostenibilità nel settore ospitalità), per aver interpretato al meglio il principio secondo il quale il cibo dà il meglio di sé quando è il risultato di pratiche socialmente responsabili che abbracciano tematiche sociali, ambientali e di approvvigionamento alimentare; l’Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy, invece, è stato assegnato a Lorenzo Manosperti, che ha presentato il piatto “Lamb & Conifers”, che ha colpito i dieci mentori per come ha raccontato il patrimonio gastronomico del proprio territorio di origine tanto da aver avuto la capacità di fare propria la migliore tradizione ed interpretarla in chiave personale e moderna e con grande equilibrio.
L’ultimo appuntamento di questa importante competizione, per quanto riguarda Tizzanini, è la finale internazionale in programma a ottobre 2025, dove presenterà il suo signature dish alla Grand Jury composta da sette tra le personalità più influenti della gastronomia mondiale: Antonia Klugmann, Jeremy Chan, Christophe Bacquié, Mitsuharu Tsumura, Niki Nakayama, Elena Reyegadas e Julien Royer. Saranno loro ad eleggere il giovane chef under 30 più talentuoso a livello internazionale. Ad accompagnarlo in questa straordinaria avventura sarà Giancarlo Perbellini, scelto come chef mentore per guidare e supportare il vincitore italiano nella fase finale della competizione. I giudici esamineranno i piatti d’autore presentati, valutandoli secondo tre criteri fondamentali: padronanza tecnica, creatività autentica e una visione gastronomica personale e innovativa.
Da rammentare che ogni due anni, S.Pellegrino Young Chef Academy invita i migliori e più talentuosi chef di tutto il mondo a prendere parte al progetto internazionale S.Pellegrino Young Chef Academy Competition, per mostrare la loro idea di cucina e dimostrare di essere il futuro della gastronomia che ha il potenziale di trasformare la società, andando a definire un futuro più inclusivo e sostenibile. Tant’è che l’Academy apre le proprie porte a membri provenienti da oltre 70 paesi diversi, assicurandosi che il talento non sia mai discriminato in base alla provenienza, etnicità o genere. Si tratta di un luogo dove i giovani chef, forti della loro passione, interagiscono con le più importanti figure al mondo nel settore della gastronomia. Un luogo dove tutti insieme costruiscono una community culinaria capace di ispirare e stimolare.