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L'iniziativa

Rossopomodoro presenta il menu autunnale: “Ci sono alcune chicce della cucina partenopea”

18 Novembre 2015
Martino_panza_civitiello Martino_panza_civitiello


(Paolo Panza, Davide Civitiello e Clelia Martino)

da Milano, Michele Pizzillo

Menù unico oggi in tutti i locali italiani di Rossopomodoro. La catena napoletana di pizzerie e cucina tradizionale napoletana che a Milano ha pure aperto Coq, locale che offre solo piatti a base di pollo, ha preso il meglio del nuovo menù e ha preparato una cena di degustazione per fare apprezzare alcuni dei prodotti e dei piatti di stagione più tipici della tradizione culinaria napoletana, “in modo da entrare appieno nell’atmosfera verace e genuina che Rossopomodoro intende ricreare”, dice Clelia Martino, la manager incaricata dello sviluppo dei punti vendita.

È la prima volta che il celebre marchio di pizzeria e cucina napoletana ha deciso di presentare alla clientela il nuovo menù stagionale proponendo una serata dedicata a una cena di degustazione, con alcuni piatti fissi attentamente scelti. Si potranno assaggiare alcune “chicche” della cucina partenopea più autentica, all’insegna dei sapori intensi e corposi tipici della stagione fredda. E, quindi, il ragù napoletano, preparato con i pezzi di carne intera e utilizzato per condire una pasta tipica di Napoli come i fusilli lunghi bucati: un primo piatto “forte” a cui se ne affianca uno più delicato, la zuppetta di fagioli cannellini e scarole in crosta di pane.

“Tutto il menù proposto da Rossopomodoro è all’insegna del calore e del tepore che certi piatti sanno trasmettere, come appunto una buona zuppa calda di legumi, oppure il pane grigliato su cui vanno a sciogliersi la scamorzina di bufala al forno al profumo di salvia e limone e la pancetta che presentiamo in uno dei due antipasti di degustazione”, spiegano Antonio Sorrentino e Enzo De Angelis, i due executive chef che da anni curano tutti i menù del brand, sotto la supervisione di Clelia Martino. Il primo è discendente di una famiglia di cuochi e da vent’anni lavora esclusivamente per Rossopomodoro. Invece De Angelis opera da anni nella ristorazione come barman e sommelier ed in forza alla catena napoletana dal 1994.
L’altro antipasto della sera invece rientra nel filone dello street food napoletano: pizzelle fritte al pomodoro, ricotta di bufala e cicoli napoletani, che fanno seguito all’aperitivo con prosecco e zeppoline di polenta sempre fritte, ma aromatizzate alle alghe e al nero di seppia.
Ovviamente nel menù degustazione di Rossopomodoro non può mancare la pizza, farcita con un “must” di stagione come provola, salsiccia e friarielli (chi ama i friarielli deve tornare per assaggiarli accompagnati ai paccheri, oppure nel panino con la porchetta Igp di Ariccia) e con un altro classico del momento, i datterini gialli con mozzarella e ricotta.

La conclusione è affidata ad un dolce ispirato al caffè corretto con la sambuca “che i nostri nonni bevevano al bar di prima mattina per scaldarsi, ma declinato in forma di panna cotta, con scaglie e salsa di cioccolato, e un classico della pasticceria napoletana come la caprese, realizzata senza farina ma solo con burro di bufala, mandorle e cioccolato”, aggiunge la Martino.
Il tutto ad un prezzo accessibile a tutte le tasche, con un calice di Aglianico e acqua. Insomma, un ottimo modo per farsi venire l’acquolina in bocca e desiderare di assaggiare tutti i piatti che da oggi rappresenteranno il nuovo menù di Rossopomodoro.