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L'iniziativa

Reagire all’emergenza Coronavirus, nasce la campagna #AncheRomaNonSiFerma

06 Marzo 2020
roma roma

Il settore della ristorazione, insieme al comparto del turismo, stanno pagando caro l’emergenza coronavirus.

Secondo quanto stimato dalla Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, i danni ammonterebbero a due miliardi di euro di entrate in meno e più di 20mila posti di lavoro a rischio. A Roma, chef, ristoratori, pizzaioli e direttori di alberghi di lusso hanno fatto rete aderendo alla campagna video #AncheRomaNonSiFerma, promossa da Mangia e Bevi, finalizzata a dare speranza ad un comparto attualmente in crisi. All’iniziativa, precisano i promotori in una nota, hanno finora aderito Massimo D’Innocenti del Ristorante Vista di Casina Valadier, Dino De Bellis, chef di Vyta Enoteca Lazio, Stefano Chinappi, Mirko Di Mattia, chef del ristorante Livello1, Davide Del Duca di Osteria Fernanda, Oliver Glowig chef di Barrique by Oliver Glowig, Stefano Marzetti chef del Mirabelle, Andrea Pasqualucci di Moma e Francesco Apreda, chef di Idylio. E ancora Anthony Genovese del due stelle Michelin Il Pagliaccio, Angelo Troiani, patron de Il Convivio Troiani, Andrea Antonini di Imàgo, Domenico Stile, Giuseppe Di Iorio, chef di Aroma, Giulio Terrinoni di Per Me, Gianfranco Vissani, Arcangelo Dandini, patron de L’Arcangelo e Pierluigi Gallo di Giulia Restaurant.

Inoltre Fabio Pecelli, chef di Pesciolino, Daniele Roppo de Il Marchese, Luca Pezzetta di Osteria di Birra del Borgo, Adriano Magnoli di Verve Restaurant, Sharon Landersz, chef di Ginger, Andrea Sacerdoti di Madre e Enrico Camponeschi, chef di Acqua Santa, MayumiMukai di Taki, Cristina Bowerman di Glass Hostaria e Riccardo Pepe, chef del bistrot Donna E. Insieme hanno lanciato un appello a romani, ai turisti, ma ben più in generale alla “vita che deve e vuole andare avanti con coraggio, forza, convinzione e con la viva speranza che la risposta possa esser forte così come il delirio in cui siamo piombati”.

C.d.G.