di Manuela Zanni
La passione per ciò che si fa è la chiave per farlo nel migliore dei modi. Questo, che appare piuttosto scontato, è, in realtà il principio ispiratore di Gianfranco Cammarata, che si appresta, per la terza volta, ad andare “in viaggio tra i filari – Belìce Edition”.
Dopo aver girato la Sicilia in vespa, il primo anno, e in furgone, l'anno scorso, quest'anno il giovane ristoratore palermitano a bordo del suo bus Volkswagen T2 arancione del 1971, ha deciso di concentrare la propria attenzione su un territorio, quello del Belìce, legato ad un passato di dolore e devastazione portati dal sisma di 50 anni fa, colorando il grigiore di ciò che è andato perduto con i colori di ciò che di nuovo è di bello è stato costruito dagli abitanti che hanno deciso di puntare la propria rinascita su un prodotto, come il vino, in grado di raccontare il territorio come pochi altri. Sarà il racconto delle storie dei Comuni della Valle del Belice che negli anni hanno contribuito alla rinascita del territorio in occasione del 50esimo anniversario del sisma. Il viaggio durerà circa due settimane, e stavolta, Gianfranco non sarà solo bensì in compagnia di Paolo Purpura, dal 19 settembre al 5 ottobre, e toccherà i 19 Comuni della Valle del Belice: Monreale, Camporeale, Roccamena, Calatafimi-Segesta, Vita, Salemi, Gibellina, Santa Ninfa, Partanna, Salaparuta, Poggioreale, Montevago, Santa Margherita Belice, Menfi, Sambuca di Sicilia, Contessa Entellina, Giuliana, Caltabellotta, Chiusa Sclafani, Bisacquino, Campofiorito e Corleone.
“Comprendere com’è cambiato il Belìce nell’ultimo mezzo secolo e il ruolo che ha avuto il terremoto nella nascita di questo territorio vinicolo e che meriti hanno avuto le nuove generazioni nello sviluppo di un nuovo marketing territoriale sono solo alcune delle domande che intendo fare ai viticoltori che incontrerò – spiega emozionato Gianfranco- per il resto andrò molto a braccio convinto che avrò tanto da scoprire di un territorio che ha ancora tanto di bello da raccontare”. Nonostante questo viaggio abbia tutte le caratteristiche di un percorso “all'antica” sarà possibile seguirne le tappe attraverso i social (Facebook, Instagram e Twitter) sui quali saranno raccontate le storie e i volti dei produttori del luogo e un blog dedicato (www.inviaggiotraifilari/belice) che narrerà passo dopo passo le tappe del viaggio e la creazione di contenuti multimediali grazie all’uso di droni, video e foto d’autore. Durante le varie tappe saranno, inoltre, coinvolti anche winelover ed opinionisti che apporteranno dei contributi esponendo il proprio punto di vista sulle esperienze vissute.
LE TAPPE DEL VIAGGIO
Ecco le cantine che saranno visitate dal bus arancione di In viaggio tra i filari
- 19 settembre – Cantine Marchesi De Gregorio (Monreale); Principi di Spatafora (Camporeale); Rapitalà (Camporeale); Terre di Gratia (Camporeale); Feudo Disisa (Grisì)
- 20 settembre – Case Alte (Camporeale); Sallier de la tour (Camporeale); Alessandro di Camporeale (Camporeale); Val di Bella (Camporeale); Feudo di Montagnola (Camporeale)
- 22 settembre – Colomba bianca (Vita);
- 24 settembre – Barone Montalto (Santa Ninfa); Funaro (Santa Ninfa)
- 25 settembre – Valle della Luna (Partanna)
- 26 settembre – Cantine Ermes (Gibellina); Tenute Orestiadi (Gibellina)
- 27 settembre – La Chiusa (Montevago); Bruchicello (Salaparuta); Possente (Salaparuta)
- 28 settembre – Tamburello (Poggioreale)
- 29 settembre – Agareno (Menfi); Settesoli (Menfi); Stoccatello (Porto Palo)
- 1 ottobre – Feudo Arancio (Sambuca); Cantina Di Prima (Sambuca); Planeta (Sambuca)
- 2 ottobre – Monte Olimpo (Sambuca); Cantina Di Giovanna (Sambuca)
- 3 ottobre – Filari della Rocca (Contessa Entellina); Donnafugata (Contessa Entellina)
- 4 ottobre – Corleone, itinerario in fase di sviluppo
- 5 ottobre – Ritorno a Palermo