La cifra è consistente e, importante per le finalità che si prefiggono le associazioni di volontariato che ne beneficiano.
Si tratta di 100.300 euro raccolti il 27 settembre nel corso di una manifestazione che si è svolta nella serra di Hfarm,la piattaforma digitale nata nel 2005 con l’obiettivo di aiutare giovani imprenditori nel lancio di iniziative innovative e di supportare la trasformazione delle aziende italiane in un’ottica digitale, e consegnati lunedì 30 a Milano a quattro strutture impegnate nelle attività di ricerca sulle neoplasie infantili ma anche di assistenza destinate all’infanzia. Come i progetti di tre istituzioni di Padova: la Città della Speranza, il più grande centro di ricerca sulle malattie infantili d’Europa (55.300 euro); alla creazione del nuovo ambulatorio di Neuropsicologia grazie al quale sarà svolto un importante lavoro di valutazione delle funzioni mentali dei bambini, come ad esempio le capacità logico-matematiche e l’interpretazione del mondo che li circonda, per poter eventualmente prevenire l’insorgere di malattie (15.000 euro); per il nuovo allestimento della stanza genitori della terapia intensiva neonatale della clinica Pediatrica (15.000 euro); e, infine, alla Fondazione Bernardi di Conegliano, costituita nel 1984 con lo scopo di promuovere e sostenere iniziative di assistenza, educazione e cura, a favore di minori che versano in situazioni di disagio sociale senza distinzione di razza o di religione.
In un decennio la onlus “Il gusto per la ricerca” fondata dai fratelli Raffaele e Massimiliano Alajmo, proprietari del ristorante Le Calandre di Padova, su sollecitazione di un medico amico di famiglia, Stefano Bellon che adesso è il direttore scientifico dell’associazione, ha raccolto e distribuito a 18 enti che ne avevano bisogno, qualcosa come 1,7 milioni di euro. Visto il successo de “Il gusto per la ricerca” gli Alajmo adesso si sono fatti promotori di un’altra iniziativa,denominata“Tavoli trasparenti”, che riunisce l’eccellenza gastronomica italiana per incrementare la raccolta fondi da destinare alla ricerca scientifica sulle malattie infantili. L’iniziativa nata dalla collaborazione con HArt, service design & technology agency fondata da Massimiliano Ventimiglia, è stata presentata a Milano dai fratelli Alajmo, che hanno già coinvolto Matteo Baronetto, del ristorante “Del Cambio” di Torino, Gianni Bonaccorsi de “Il Ridotto” di Venezia, Massimo Bottura de “La Francescana” i Modena, Antonino Cannavacciuolo di “Villa Crespi” di Orta San Giulio, Lionello Cera di “Da Cera” di Campagna Lupia, Pino Cuttaia de “La Madia” di Licata, Gian Pietro e Giorgio Damini di “Damini Macelleria & Affini” di Arzignano, Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Stefania Moroni de “Il Luogo di Aimo e Nadia” di Milano, Antonio Santini di “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio, Emanuele Scarello di “Dagli Amici” di Godia, Angelo Valazza di “Al Sorriso” di Soriso. A questi nomi se ne aggiungeranno altri, ovviamente con tavoli trasparenti, per incentivare la raccolta di donazioni da destinare alla ricerca scientifica e al supporto di tutte quelle attività che nell’immediato sono volte a risolvere problemi relativi all’abbandono, alla riabilitazione, alla palliazione, alla terminalità e all’accoglienza dell’infanzia.
(Raffaele e Massimiliano Alajmo con padre Eligio)
Spiega Raffaele Alajmo: “I ristoranti aderenti metteranno a disposizione di “Tavoli Trasparenti” uno o più tavoli per due persone, con menù degustazione e abbinamento vini. Ogni ristorante sarà libero di aggiungere una particolare iniziativa in grado di valorizzare maggiormente l’esperienza. Il cliente che vorrà partecipare alla raccolta fondi potrà acquistare il tavolo trasparente al sito dedicato, che sarà presto in rete, pagando online la cifra suggerita dal ristoratore o, se desidera, una più alta in base alla propria disponibilità. Al cliente verrà consegnata una ricevuta da parte dell’organizzazione e un voucher col quale presentarsi al ristorante. L’intero ricavato andrà nelle casse de “Il Gusto per la Ricerca” e sul sito dell’iniziativa sarà visibile il conto corrente e l’aumento in tempo reale dell’importo. “Il Gusto per la Ricerca”, nel momento in cui disporrà nel conto corrente di una cifra sufficiente alla realizzazione degli obiettivi benefici approvati dagli esperti dell’associazione, effettuerà la donazione. Il progetto debutterà il prossimo gennaio 2016”.
Per realizzare questo progetto, i fratelli Alajmo non si sono risparmiati in nulla. Oltre ad aver convinto l’alta gastronomia italiana a partecipare alla raccolta fondi da destinare a iniziative di beneficenza. “Un progetto importante, che nasce in Italia e ambisce ad acquisire un respiro internazionale – dicono i ristoratori patavini, promotori dell’iniziativa – Oggi gli chef sono veri e propri opinion leader, e il fatto che si rendano testimoni partecipi di iniziative di solidarietà come Tavoli Trasparenti ci aiuta ad amplificare un messaggio importante per tutti coloro che vedono nella solidarietà un valore fondamentale per la crescita sociale”.
Insomma, basterà un semplice gesto e si potranno aiutare i più deboli.
Michele Pizzillo