Le sorelle Barnaba di Monopoli, hanno coinvolto i bambini delle scuole elementari per disegnare un packaging ad hoc per fare chiarezza sul fenomeno del batterio che sta sconvolgendo l'olivicoltura pugliese
(Le sorelle Barnaba con Luigi Caricato)
di Francesca Landolina
Mentre proseguono gli scontri sul caso Xylella, tre giovani produttrici di olio pugliese cambiano direzione per “non assecondare la miriade di messaggi di schizofrenia che si diffondono sul caso”, e lo fanno attraverso un innovativo packaging anti-Xylella nato dal progetto “Disegna le tue radici”.
Loro sono le sorelle Barnaba, Laura, Nicla e Marianna, tre sorelle che hanno ereditato l’azienda di famiglia nata più di 50 anni fa a Monopoli in provincia di Bari: oltre 100 ettari di ulivi che danno vita a oli nati da tipiche cultivar pugliesi, dalla Coratina alla Cima di Mola.
“Come tutti sanno si sta parlando di Puglia per la questione Xylella – afferma Laura -. Le soluzioni per combattere il batterio hanno portato a caos e immobilismo. E questo ‘pasticcio all'italiana’ sta danneggiando molto l'immagine della Puglia turistica e agricola, per l'incapacità di gestire la situazione; si mandano messaggi negativi che confondono l'opinione pubblica; è diffusa l'idea che stiano eradicando l'intero patrimonio di ulivi e quella secondo cui l'olio pugliese non sia buono perché malato di Xylella. Nulla di più sbagliato. Con il nostro progetto abbiamo sentito il dovere di difendere le nostre radici, ma soprattutto la necessità di trasmettere messaggi positivi. Cominciamo con il dire che il fenomeno Xylella nulla toglie alla qualità dell’olio. Ma è corretto dire in ogni modo che l’uomo ha bisogno dell’ulivo così come l’ulivo ha bisogno dell’uomo. Il caso Xylella dimostra che è la “non cura” a generare disastri”.
Da qui l’idea di creare un packaging educativo con il coinvolgimento dei bambini per promuovere ciò che la Puglia, l’ulivo e l’olio rappresentano, in sinergia con l’uomo. “In collaborazione con l'associazione culturale Educult, abbiamo organizzato due giornate in cui circa 120 bambini di quarta e quinta elementare di Monopoli sono stati accompagnati per fare una passeggiata nella nostra lama di ulivi secolari – spiega la produttrice -. Dopo aver trasmesso nozioni sul territorio, sugli ulivi secolari, sulla storia e sull'interazione nel tempo uomo-natura, li abbiamo lasciati liberi di disegnare su un foglio un ulivo secolare con le tecniche che preferivano. Tra i disegni una commissione ne ha scelti 3 sulla base della tecnica utilizzata e del messaggio trasmesso. E questi ultimi sono stati realizzati a mano sulle nostre oliere in ceramica pugliese”.
Le oliere così disegnate hanno permesso alle sorelle Barnaba di divulgare un messaggio controcorrente e di ricevere una menzione speciale nell’ambito dell’Olioofficina Food Festival 2016, manifestazione a cura di Luigi Carato.
Il progetto è stato il frutto della cooperazione di 4 soggetti: le Sorelle Barnaba, Educult, il comune di Monopoli che lo ha finanziato e l'azienda di ceramiche Nuova Colì, che si è offerta di realizzare il disegno a mano gratuitamente.