Al via la Conferenza Internazionale sul turismo del vino.
La città di Perugia al centro del turismo del vino da oggi al 2 febbraio. Centinaia di operatori dell’enoturismo provenienti da 45 Paesi. Il principale focus itinerante su un settore che oggi vale fino a 5 miliardi di euro l’anno, dopo Spagna e Portogallo, fa tappa per la prima volta in Italia ospitando oltre 300 professionisti del vino e dei viaggi provenienti da tutto il mondo.
Nella conferenza, in programma all’Hotel Giò Wine & Jazz Area di Perugia, il turismo del vino sarà in primo piano con 40 relazioni su enoturismo, case history da tutto il mondo e possibilità offerte dai social media, vero traino per uno dei pochi comparti turistici in crescita continua.
Il Territorio umbro, con 190 aziende vitivinicole di cui 62 socie del Movimento Turismo del Vino regionale, ha costituito per l’occasione un tavolo di lavoro che vede la partecipazione della Camera di Commercio Umbria, del Centro Estero Umbria, dell’assessorato all’Agricoltura e del coordinamento delle Strade del Vino.
“Anche la Regione Umbria – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura e politiche agroalimentari, Fernanda Cecchini – collaborerà attivamente all’iniziativa. Questo tavolo focalizzato sulla conferenza, sarà un valido strumento per promuovere al meglio i nostri territori e la nostra enogastronomia”.
Ed è proprio lo stretto rapporto tra destinazioni e prodotti la carta vincente di un settore che è pronto a scommettere su un ulteriore crescita.
Da un’indagine del Censis/Città del Vino, infatti, nonostante il trend positivo dell’ultimo decennio, il turismo enogastronomico ha sviluppato appena il 20% del suo potenziale. Sono almeno 3 milioni i turisti che scelgono percorsi legati al vino e all’enogastronomia, con una spesa media di 193 euro al giorno, ben oltre la media generale di spesa della vacanze in Italia.
Per l’organizzatore di Wine Pleasures, Anthony Swift, che ha anticipato alcuni dati frutto di una ricerca di mercato presso 500 cantine in tutto il mondo “il 69% degli intervistati ritiene che l’enoturismo sia una leva fondamentale per l’affermazione di un brand territoriale, mentre tra i benefici è forte quello dei ricavi prodotti (62%) e dalla possibilità di creare posti di lavoro e nuove figure professionali (36%)”.
L’evento sarà caratterizzato da cinque sessioni plenarie sul turismo del vino con l’obiettivo di stimolare discussioni pratiche su un’ampia gamma di aspetti legati al settore e al turismo eno-gastronomico.
Ogni giornata prevede un post convegno con degustazioni dedicate; tra queste, l’Italy Grand Tasting a cura del Master of Wine, Jane Hunt. L’ultima giornata è dedicata al workshop sul turismo del vino: una piattaforma per comprare e vendere pacchetti enoturistici, prodotti del turismo eno-gastronomico e servizi correlati.