Una cooperazione Italia-Tunisia per lo sviluppo di interventi innovativi sui vitigni autoctoni.
È questo, in sintesi, il tema di Divin, un progetto di cooperazione transfrontaliera che coinvolge la Strada del Vino Alcamo doc, il CNR, il Ministero dell'Agricoltura della Tunisia ed altri enti del Governo Tunisino.
In questi giorni si è riunito a Tunisi il comitato di pilotaggio del progetto per discutere della sua istituzione formale e per firmare il regolamento che sta alla base del progetto. Si tratta dei primi passi per l’avvio della cooperazione che ha come obiettivo lo sviluppo di ricerche e soluzioni tecnologiche per prevenire e curare le patologie della vite e per certificare e tracciare la qualità del vino prodotto in Italia e in Tunisia.
Divin mira a sostenere l'integrazione delle filiere produttive nel settore alimentare e, in particolare, nel settore della vite e del vino, promuovendo analisi innovative e miglioramento genetico delle viti autoctone. I benefici del progetto, che durerà 18 mesi, ricadranno anche su tutti i territori dell’area di cooperazione in quanto, nella parte finale del progetto, verranno sviluppate azioni di marketing congiunte per la creazione di un marchio d’area e l’ampliamento delle esperienze delle “strade del vino” per creare itinerari turistici tematici che colleghino le zone di produzione siciliane e quelle tunisine.
“Si tratta di un’ottima opportunità – ha detto il presidente della Strada del Vino Alcamo Doc, Vincenzo Cusumano – per potenziare la collaborazione tra Italia e Tunisia sulla produzione di vini di qualità e per valorizzare itinerari enoturistici che creino un ponte stabile tra le due sponde del mediterraneo”.
Clara Minissale