I formaggi siciliani, italiani e stranieri assoluti e grandi protagonisti anche nella terza e ultima giornata di “Aspettando…CheeseArt”, la manifestazione promossa dal Corfilac che è tornata ad accendere i riflettori sulle produzioni lattiero-casearie di qualità.
Una tre giorni in cui si è partiti dalla tradizione per guardare all’innovazione e in particolare alla neuroscienza che potrà aiutare, grazie all’inaugurazione del Brain Lab Sicilia, nella realizzazione di nuove azioni di marketing. Partecipatissimi i quattro laboratori del gusto programmati durante l’appuntamento con in passerella i formaggi storici siciliani, come il Ragusano Dop, il Piacentinu Ennese, il Pecorino (che fanno parte della selezione Ager) ma spazio anche ai formaggi inglesi come il Cheddar Montgomerty Dop e il Blu Stilton Dop, ai portoghesi erborinati Queijo de Azeitao Dop, Queijo Serra da Estrela Dop, Queso de la Serena Dop, senza dimenticare i particolari formaggi francesi come il Roquefort Dop. Abbinamenti con i vini del Consorzio Cerasuolo di Vittoria Docg, delle Strade del Vino del Val di Noto e con le birre artigianali dell’isola. Consumatori estasiati dal connubio con le confetture di fichi, di fragola, di mirtilli o con le marmellate d’arancia o melecotogne.
Una festa domenicale del gusto completata dalla tavola rotonda sul latte crudo e i marchi di origine, dalle degustazioni itineranti, dal sentiero del cibo con i produttori locali e dalle caseificazioni dal vivo. Un tripudio di sapori che famiglie e consumatori hanno avuto modo di conoscere grazie alla tre giorni promossa dal centro di ricerca scientifica sulla filiera lattiero-casearia, con quartiere generale la Cacioteca Regionale e con l’obiettivo di rilanciare le attività di valorizzazione di un comparto protagonista dell’agroalimentare siciliano, dove i produttori, ogni giorno, lavorano seguendo processi artigianali e proseguendo la mission di sentinelle del territorio. A loro il Corfilac ha dedicato un momento con la consegna di riconoscimenti e targhe.
“La tre giorni si chiude con un’ottima partecipazione di pubblico, ma anche di sei enti di ricerca del Meridione d’Italia che ci hanno permesso di raggiungere un grande risultato dal punto di vista tecnico-scientifico rispetto ai messaggi che si intendeva trasmettere – afferma Giuseppe Licitra, presidente del Corfilac – Il rapporto con i consumatori è stato esaltato dalle varie iniziative, dai laboratori del gusto alle degustazioni itineranti che hanno consentito di conoscere e assaggiare da vicino formaggi che non sono certamente comuni o facili da reperire. Ma su tutto l’evento resta il messaggio principale che riguarda la forza di queste produzioni di qualità, che nascono dal lavoro costante dei produttori, seguendo un cambio generazionale aperto a nuove prospettive anche sotto l’aspetto della comunicazione, così da far meglio comprendere la differenza delle produzioni, ad esempio quelle a latte crudo, diverse da quelle a latte pastorizzato. Una differenza che molto volte non è nemmeno percepita dal consumatore. Attraverso le degustazioni guidate abbiamo aiutato a comprendere meglio differenze e particolarità con l’obiettivo di rendere più informati e consapevoli i consumatori nell’acquisto futuro dei formaggi”.
Un’attività di formazione da avviare fin da piccoli come hanno dimostrato i due appuntamenti “Spazio Bimbi”, svolti al Micas, dove i bambini hanno degustato i formaggi locali e la bontà del latte d’asina. “Aspettando… CheeseArt” si è dunque concluso dando appuntamento all’anno prossimo quando si spera di poter realizzare nuovamente la grande manifestazione “CheeseArt” sempre guardando all’obiettivo principale, che è anche quello del Corfilac, ovvero la valorizzazione e il miglioramento qualitativo delle produzioni lattiero-casearie siciliane.
C.d.G.