Due calici di vino in mano, uno in Sicilia, uno in Puglia, ma contenenti lo stesso vino: Idea-Rosa di Primitivo.
E’ iniziato così l’appuntamento odierno con Wine Moment, condotto da Federico Latteri e che ha visto protagonista Marzia Varvaglione, titolare dell’azienda di famiglia Varvaglione 1921, a Leporano, in provincia di Taranto, territorio del Primitivo. “Abbiamo raccolto una partita di Primitivo particolarmente buona – ha spiegato Marzia, raccontando della nascita di Idea-Rosa – e abbiamo continuato a lavorare quest’uva come fosse un rosato sin dall’inizio. E’ uscito fuori questo vino fantastico che a me piace definire gourmet”. Giovane, bella e dinamica, Marzia è anche la Direttrice Marketing dell’azienda. “Mi piace far bere il consumatore già da quando osserva la bottiglia – ha raccontato – Idea-Rosa di Primitivo è un vino che ti coinvolge e più lo assaggiavo più cercavo un nome che potesse rappresentarlo. La grafica dell’etichetta è rappresentata da una cartolina. Una cartolina non soltanto dalla Puglia, ma da tutto il sud, perché l’idea che ci da, per l’appunto, è quella di calore. Da qui il nome”.
Varvaglione 1921 è tra le più importanti aziende vitivinicole del Meridione d’Italia. Oltre 4 milioni le bottiglie prodotte per un fatturato che sfiora i 20 milioni di euro. Da poco si occupano anche di enoturismo avendo acquisito nel tarantino una masseria del 1600 con tanto di sedici ettari di vigneti. “Tutto è iniziato con il mio bisnonno per poi proseguire con l’impegno di mio nonno che, insieme a mia nonna, ha continuato l’attività costruendo la nostra sede storica – prosegue Marzia – Mio padre appena è stata inaugurata la sede aveva appena 7 anni e un giorno all’uscita da scuola ha preso per mano un suo amichetto e si son persi. Dopo il panico iniziale del paese, si è scoperto alla fine che mio padre aveva portato il suo amichetto a scoprire la nuova cantina. Questo fa capire quanto per mio papà sia un amore naturale”.
E anche se Marzia resta fedele al Primitivo, ammette di essere un’amante del vino a 360° gradi, con un occhio di riguardo verso il Verdicchio. “Mi piace anche il Pinot Nero, – ha aggiunto infine – quando bevo altri vini cerco un qualcosa di opposto al Primitivo, sia francesi che non, ma oggi mi è arrivato un vino da un amico toscano, quindi stasera si berrà toscano”.
Giorgia Tabbita