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L'iniziativa

Lo Coco, chef de I Pupi: piatti a chilometro zero

04 Ottobre 2011
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Laura e Tony Lo Coco

Una vera passione per i fornelli. Una passione talmente viscerale da indurre il nostro nuovo protagonista della rubrica degli chef di Cronache di Gusto a lasciare, addirittura, il lavoro che faceva insieme al padre ed al fratello.

Tony Lo Coco, infatti, patron del ristorante I Pupi di Bagheria, prima di dedicarsi totalmente alla sua naturale inclinazione verso i fornelli, che poi diventò professione, dodici anni fa lavorava come artigiano nella bottega del vetro insieme alla sua famiglia. “Non era il mestiere che io avevo scelto – dice Lo Coco -. D’altra parte quando sei piccolo non sei cosciente e in grado di fare una scelta. Così pian piano capii che quel lavoro non mi apparteneva”. La conferma arrivò con la conoscenza della compagna di vita Laura: “Cominciai a frequentare il laboratorio di mio suocero e misi a frutto le mie doti culinarie che fino a quel momento sfruttavo solo a casa e nelle grandi occasioni familiari. Fu così che la passione diventò quasi lavoro, visto che i riscontri erano positivi”.

Dopo vari corsi di formazione e specializzazione Tony Lo Coco lavora prima al Cozzo dei Ciauli dandosi alla banchettistica e poi dal 2007 riesce a realizzare il sogno del ristorante. “Abbiamo voluto apposta non più di 28 coperti – dice lo chef del ristorante I Pupi –. Così siamo riusciti a mettere a punto lo studio della materia, del territorio e del kilometro zero conquistando anno dopo anno la fiducia e i complimenti dei clienti e della stampa”. La forza della ristorazione targata I Pupi è certamente la rivisitazione: “Gli ingredienti della tradizione restano – racconta lo chef – quello che cambia è la tecnica, le cotture e la presentazione del piatto. Un lavoro che costa ore di sperimentazione ma che facciamo con tanto amore e che ci dà, d’altra parte, tante soddisfazioni”.

Piera Zagone