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L'iniziativa

L’invasione delle “torte volanti”, l’artista Sclavi esporrà presso la pasticceria Cucchi

05 Aprile 2016
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Le colombe di Pasqua sono decollate dalla pasticceria per atterrare sulle tavole di buongustai di tutto il mondo.

E mentre Cesare, Vittoria e Laura, eredi di Luigi e Vittorina Cucchi, che nel 1936 aprirono la pasticceria dove si trova ancora oggi, in corso Genova 1, a Milano, stavano facendo i conti di quante colombe avevano preso il volo, arriva un artista che ha usato il suo talento per nutrire di nuove idee e di immagini inedite riviste come Mondo Uomo, Uomo Vogue, Amica, Gulliver, Fabrizio Sclavi, che racconta il sogno che lo ha strappato di soprassalto dal letto: una dolce invasione di… Torte volanti. Sclavi, infatti, ha sognato che una notte, dentro la Pasticceria Cucchi, tutti i dolci, le torte, le creme e i cioccolati si animano. Cominciano a volare e a ballare allegramente. Scappano dal frigorifero, dalle vetrine e dai vassoi dove sono ben composti. Accendono i motori pronti al decollo.
I Cucchi, oltre che bravi pasticceri, sono anche appassionati di arte e per un certo verso anche visionisti e quindi abbastanza in sintonia con Sclavi che, oltretutto, anche lui è nato e cresciuto in una famiglia di pasticceri, a Siena, restano affascinati dal racconto del loro amico-cliente che ha voglia di colorare il mondo. Infatti, Sclavi diventa pasticcere, fa le riprese con il suo telefonino. Guarda le torte che capovolte sono diventate succulenti dischi volanti e parla con gli extraterrestri. Ci sarà un attacco alla terra, un dolce attacco. Prende il comando la crostata di lamponi ripieni di crema…è la più buona. Seguita dall’astronave a dieci piani di crema, panna e cioccolato.

La torta di cioccolato comincia a tirare giù la scaletta di zucchero fatta a ricciolo, pronta per l’atterraggio. E la mimosa sta su per controllare e far luce su tutti i movimenti. Sarà una dolce invasione riservata solo agli uomini golosi. Per paura dell’attacco extraterrestre partono i cannoli missili, le bombe di cioccolato e i bignè a lungo raggio, i coni supersonici pieni di gelato pronti per sganciare le bombe di zucchero. Ma alla fine tutti vissero dolci e contenti.
Perché non trasformare in realtà questo sogno? Si chiedono i Cucchi. Detto, fatto, è proprio il caso di sottolinearlo.
Così Fabrizio Sclavi si mette al lavoro, realizzando un gran numero di torte, ovviamente di carta, che i Cucchi ospiteranno nella loro storica pasticceria dal 6 aprile (ma l’artista sarà festeggiato la sera del 5) al 15 maggio, in una sorta di Fuori salone, visto che a Milano si respira già aria di salone del mobile, all’insegna di “l’invasione di torte volanti sognata dall’artista senese che però si è diplomato Accademia di Brera di Milano.
Nei ritratti delle succulenti torte, Sclavi esprime la pienezza del colore della sua terra di origine, il disincanto di chi sa guardare oltre, assieme ad una sorta di felicità favolistica: d’altronde è un narratore contemporaneo “ambulante” che sa farti gustare la vita ad una tavola imbandita d’illustrazioni.
Mentre la pasticceria Cucchi nel 2002 è stato riconosciuto Locale Storico d'Italia, nel 2013 Attività Storica della Regione Lombardia e dal 2015 Bottega Storica della città di Milano. D’altronde oltre ad essere un affresco di Vecchia Milano è anche icona di un'eccellenza pasticcera stellata, che da decenni è capace di ingolosire, con le sue favolose creazioni e genuine prelibatezze, generazioni di intenditori.

Michele Pizzillo