Un investimento da 500 milioni di dollari per servire i migliori vini a bordo. Lo annuncia, da
Dubai, Emirates nel sottolineare che “ogni giorno oltre 60 vini, Champagne e Porto, ricavati dai migliori vigneti di 12 Paesi, sono serviti a bordo dei velivoli Emirates ai passeggeri di tutte le classi.
Ora prende il via il programma vini della compagnia aerea che “senza dipendere da intermediari” annuncia di aver “costruito delle relazioni dirette con alcuni dei più preziosi chateaux e vigneti del mondo per scegliere accuratamente e accertarsi sui vini serviti a bordo”.
“Per noi il vino è esperienza. I nostri clienti vogliono gustare vino a bordo come se stessero in un ristorante di lusso. Non è semplicemente rosso, bianco o rosè. Sono interessati alla provenienza dell'uva, l'annata, l'eredità del vigneto e così via. È per questo che oltre un decennio fa ci siamo allontanati dal processo standard di scelta e abbiamo deciso di prendere il controllo del nostro destino – ha detto Sir Tim Clark, presidente della Emirates Airline -. Avremmo potuto scegliere la
strada più facile, solo contare quante bottiglie sarebbero state necessarie in ogni classe ogni anno, poi offrirle. Ma con l'ampia scala delle nostre operazioni preferiamo comprare i migliori vini in lotti più piccoli e offrire ai nostri clienti più opportunità di provare i vini delle annate migliori, anche
se questo richiede maggiore sforzo in termini logistici, dal carico dei voli all'update dei menu, alla formazione delle cabin crew”.
La compagnia ha attualmente oltre 1,2 milioni di bottiglie di vini ad invecchiare nella sua cantina in Burgundy (Francia). Alcuni di questi saranno pronti per il consumo solo tra un decennio. A bordo, i vini italiani giocano un ruolo importante: con 24 varietà servite a bordo, i vini della penisola sono secondi nella lista dei più serviti. Basti pensare che, da gennaio 2013 a ottobre 2014, 15.491 bottiglie sono state servite in Prima Classe mentre 125.701 sono state servite in Business Class.
C.d.G.