Si è appena concluso lo scorso 18 e 19 ottobre a Varsavia, con il sentito apprezzamento di tutti i partecipanti, il Wine of Sicily realizzato in collaborazione con Shah srl e con Taste Italy Gaweda Trzaskalska Sp.j.
Più di cento i visitatori del settore che hanno partecipato all’evento tra stellati ristoratori e sommeliers quali Piotr Woyde, Lukasz Szumski, Pawel Bialecki, 5 autorevoli giornalisti enogastronomici e 27 produttori siciliani che hanno avuto l’occasione di incontrarsi nuovamente con i buyers per lasciare ulteriori campioni di vino.
In agenda anche un Walk Around Tasting, due seminari di grande successo tenuti da Wojciech Bonkowski (grande esperto dei vini italiani e critico del Polish Wine Guide) che ha effettuato un’analisi del mercato del vino in Polonia e una visita presso le quattro enoteche più importanti di Varsavia dove i produttori hanno potuto prendere contatti diretti e informazioni sui consumi dei loro clienti. Il tour esplorativo ha visto anche la collaborazione di alcuni importatori di spicco quali ALMA Market, Domain Menada e Wineonline e ha riscontrato anche l’interesse da parte dell’Ambasciata Italiana che ha inviato due funzionari all’evento.
Michèle Shah – dal 2002 consulente per la commercializzazione del vino italiano e critico di vini – che ha coordinato l’evento, non nasconde il suo entusiasmo per questa prima tappa dei vini siciliani sul mercato polacco: “ma è importante” ha dichiarato in un comunicato stampa “dare continuità al mercato per stabilire la credibilità dei vini siciliani”. Una credibilità costruita con l’impegno anche dell’IRVOS. L’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia ha un ruolo fondamentale nel piano di sostegno dell’export siciliano e dell’internazionalizzazione delle aziende dell’isola di Trinacria, che guarda alla Polonia (dove sono pochi i vini nazionali) come uno dei mercati emergenti di riferimento dalle grandi potenzialità.
Nell’ultimo decennio, nella terra di Karol Wojtyla e di Isaac Singer, il mercato del vino è cresciuto del 4-6% all’anno. Non si tratta, quindi, di una moda passeggera ma di una stabile ascesa. Il vino comincia pian piano a diventare parte dello stile di vita di questo popolo. E’ dunque importante saper dialogare con questo mercato (la Spagna è stata tra i primi a farlo) e con un consumatore come quello polacco attento e informato. Un wine lover che cerca qualità, novità e prezzi accessibili; che ama il vino rosso e un po’ meno le bollicine (tranne lo Champagne). Il vino siciliano, che si abbina bene alla cucina polacca, deve dunque guardare con rinnovata convinzione oltre i confini per rafforzare il suo ruolo da protagonista e di ambasciatore del made in Italy.
In questa prospettiva le cantine siciliane stanno valutando la possibilità di arrivare anche nelle piazze di Cracovia e di Danzica. Una occasione da non mancare per posizionarsi su un nuovo mercato in cui dovranno prestare sempre più attenzione anche alle tecniche di promozione, al packaging e al giusto prezzo.
Per raccontare ancora una volta la storia di un’isola che narra di una grande vocazione vitivinicola, di paesaggi di incontaminata bellezza, dell’inscindibile rapporto con il territorio e di professionalità. Il Wine of Sicily (pronto a ripartire con nuove idee) va proprio in questa direzione.
Rosa Russo