Orgoglio, memoria, resistenza, sguardo al futuro: sono i valori che campeggiano fieri, insieme al tricolore, sulla facciata del Castello di Serralunga d’Alba. E così sarà da oggi sabato 25 aprile fino a martedì 2 giugno, ogni sera dalle 20,30 alle 1,30 con il tricolore italiano.
L’illuminazione, simbolo forte in un periodo così delicato e particolare, è stata voluta e promossa da oltre 30 serralunghesi tra produttori vitivinicoli, ristoratori e proprietari di hotel, gestori di strutture di accoglienza e promozione turistica, uniti nel nome della valorizzazione del patrimonio culturale locale e nazionale, insieme al sindaco Sergio Moscone. E così, oltre 30 fari led a basso impatto ambientale colorano di verde, bianco e rosso il maniero trecentesco che domina Serralunga, le sue colline, i suoi vigneti famosi nel mondo intero.
(Sergio Moscone, sindaco di Serralunga d’Alba – ph Franco Giaccone)
L’illuminazione di Serralunga d’Alba si unisce idealmente a quella di altri monumenti in città italiane anche loro diventati tricolori, una rete culturale ed esperienziale che vuole dare coraggio e fiducia ai cittadini del Bel Paese. I serralunghesi si sono organizzati per regalare al loro territorio un messaggio importante: “Stiamo uniti e guardiamo avanti, partendo da quello che abbiamo e da quello che sappiamo fare”, dicono in coro. Ed è la massima di Cicerone “nihil est magnum somnianti (nulla è straordinario per chi sogna) a rispecchiare appieno quanto avvenuto a Serralunga in questi giorni, fa sapere il sindaco Sergio Moscone. “Il Paese intero, nelle sue diverse peculiarità produttive, si è prodigato per regalare a tutti una grande emozione con il tricolore a illuminare le mura del proprio castello medioevale. Quando il sogno è condiviso da tutta una comunità, non rimane tale e non svanisce all’alba, ma diventa azione e si fa concretezza”.
(ph Franco Giaccone)
“Così Serralunga, cuore della Langa vitata del Barolo e del Cinquantesimo sito Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, anche in questo momento così difficile, ha saputo concretizzare una visione per non dimenticare il dono della libertà e della memoria – prosegue il primo cittadino – Memoria, storia e libertà sono le luci che il borgo intende tenere accese, per farsi ricordare e guardare al futuro con rinnovata speranza. Serralunga è pronta a ripartire, per portare nuovamente sé stessa, ossia il suo territorio, che è storia e geografia, nel cuore di coloro che l’hanno da sempre amata per i suoi vini, le sue colline, il suo paesaggio, i suoi profumi. Nel tenace agire della sua gente sta il segreto di questo piccolo Paese di Langa che nei secoli è sempre stato pronto a difendersi, a lottare e a resistere. E il suo maniero tricolore, in queste notti primaverili, a tutti lo ricorda”.
C.d.G.
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