Entra nel vivo la fase più delicata delle attività di promozione del Consorzio del Soave rivolte al mercato americano con l’incoming di 14 selezionati buyer – provenienti da Boston, Chicago, San Francisco, Los Angeles – che saranno presenti nel Est Veronese la prossima settimana.
Si tratta dell’ultima tappa dell’articolato programma che il Consorzio ha coordinato per il 2015 in collaborazione con l’agenzia Full Circle e con Evan Goldstein, affermato Master Sommelier americano e wine educator.
Dopo le azioni promozionali dedicate a giornalisti, comunicatori e buyer della scorsa primavera a Houston e a Los Angeles, e dopo quelle programmate in autunno a New York e San Francisco, si passa così alla fase prettamente commerciale, durante la quale i buyer visiteranno le aziende e saranno a stretto contatto con i singoli produttori alla ricerca di nuovi Soave da lanciare negli Stati Uniti.
Queste le aziende che ospiteranno i buyer nei giorni di permanenza:
- Cantina del Castello
- Cantina di Monteforte
- Cantina di Soave
- Coffele
- Franchetto
- I Stefanini
- Marcato
- Montetondo
- Sandro de Bruno
- Vicentini
Il mercato americano si conferma piazza di riferimento per il Soave. La denominazione veronese – 13 comuni coinvolti, quasi 7.000 ettari vitati, un produzione annua di 53 milioni di bottiglie per un valore di filiera di 150 milioni di euro – esporta circa l’80% della produzione totale. Della quota destinata all’estero il 60% viene commercializzato nei mercati europei – in particolare Germania, Inghilterra e Nord Europa – ed 40% nei mercati extra europei, tra cui spicca la piazza americana che si aggiudica il 20% delle esportazioni extra Unione europea.
Una percentuale importante supportata da numeri in forte crescita. In base ai dati Nielsen, da una comparazione fra i trend di consumo dei primi sei mesi del 2014 e il primi sei mesi del 2015, il Soave registra una crescita del 22% nel mercato a stelle e strisce. Per interesse e consumi si distinguono le piazze storiche di New York e California acanto alle emergenti Florida e Texas. Molto bene anche a Boston, città e area metropolitana, dove durante l’estate sono stati coinvolti numerosi wine shop ed enoteche di grido nell’avvicinamento al Soave.
C.d.G.