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L'iniziativa

Il sindaco di Taormina a La Bella Italia: “La cultura sarà la nostra proposta turistica”

08 Maggio 2020
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Sanità e cultura. Questi i possibili temi centrali per quando Taormina, perla dello Ionio, potrà tornare a godere di una stagione turistica al momento bloccata. A parlarne con noi  a La Bella Italia con Francesca Landolina, è Mario Bolognari, il sindaco.

“Ormai da anni la stagione inizia con la Pasqua – raccontato il primo cittadino – quest’anno avevamo avuto un segnale molto incoraggiante con mesi come gennaio e febbraio con delle percentuali intorno al 20% rispetto agli anni precedenti, arrivando a pensare di estendere la stagionalità. Poi con i primi giorni di marzo, e con l’inizio dell’emergenza, si sono create delle problematiche fino al lockdown. Noi avevamo ancora dei turisti qui, chiusi dentro gli alberghi che scalpitavano perché non potevano uscire e visitare la città. Una città che stava iniziando una stagione fantastica e si è vista tagliare le gambe. La fase 2 per noi non esiste, perché anche quando giorno 18 dovrebbero aprire qualche bar o ristorante, non significherebbe nulla perché è un mercato che lavora col turismo, con delle percentuali alla pari di Venezia e Sorrento”. Meta tra le più affascinanti della Sicilia, Taormina, ogni anno, nel mese di ottobre, è la nostra destinazione per l’evento Taormina Gourmet, che dedichiamo alle eccellenze enogastronomiche d’Italia.

“Noi qui abbiamo istituito il “tavolo di concertazione” – spiega – un tavolo in cui vi è tutta la filiera, dal tassista al conduttore del bar, dal negoziante all’azienda, al Comune, le guide turistiche, gli organizzatori di eventi, un insieme di operatori che compongono il prodotto turistico, dove c’è anche l’agricoltura e l’agroalimentare. Dall’1 gennaio al 10 marzo, in 70 giorni noi abbiamo avuto 15.000 turisti che hanno soggiornato 2-3 giorni a testa. Nel mese di febbraio, con il Carnevale, scherzavamo sul fatto che eravamo attorniati da cinesi che ballavano in piazza. Noi dal primo giorno di chiusura, con la collaborazione dei cittadini, non abbiamo avuto contagi”. Attualmente, infatti, Taormina sarebbe stata nel clou della stagione. Stroncata dall’emergenza in atto.

“Noi contiamo 6.500 posti letto nelle strutture alberghiere, oltre 1.500 posti letto tra attività complementari extra alberghiere. La stagione è abbastanza lunga, iniziando con la Pasqua e finendo col Capodanno. Il confronto con le presenze dal 2019, con l’attuale situazione, avrebbe a fine anno un abbattimento di circa un milione di presenze del solo fatturato alberghiero. Abbiamo insediato un paio di tavoli tecnici dove stiamo cercando di mettere nel prodotto turistico anche il fatto che, appunto, non siamo stati intaccati dal punto di vista sanitario. Domani il mercato turistico guarderà anche questo. D’altra parte pensiamo ad un turismo non frenetico di momenti e appuntamenti che hanno come punto centrale la cultura, in modo da far vivere i nostri luoghi attraverso l’arte, la musica, il cinema, la danza, la poesia…”

Giorgia Tabbita