(Il Priceless di Milano)
da Milano, Michele Pizzillo
Sembrava che tutto si sarebbe concluso con la chiusura di Expo, se non addirittura prima. E, invece, il Priceless, ristorante voluto da Mastercard sul roof di Palazzo Beltrami, sede di Intesa Sanpaolo, in piazza della Scala,fino alla conclusione dell’anno continuerà a portare a Milano gli chef che fanno parte dell’associazione Jre, Jeunes Restaurateurs d’Europe per offrire, ai 24 commensali del suo tavolo unico, una delle originalità di questo locale, di condividere menu inediti preparati da questi talentuosi giovani cuochi.
E, così, i 24 commensali che si sono seduti attorno al tavolo unico, oltre a gustare i piatti di Luigi Pomata, dell’omonimo ristorante di Cagliari, hanno potuto anche vedere, da una posizione privilegiata, quanto accadeva attorno al Teatro alla Scala per la prima della “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi. Intanto chi vuole gustare la cucina sarda proposta da Pomata, giovane chef figlio d’arte che propone una cucina di tradizione che varia in funzione delle stagioni e spesso rivisitata con tocchi cosmopoliti, influssi arabi e scorribande in oriente e senza dimenticare il suo legame con il tonno di Carloforte, ha tempo sino a giovedì 10. Da venerdì 11 a lunedì 14 dicembre, invece, ai fornelli del Priceless ci sarà lo stellato Enrico Gerli del ristorante “I Castagni” di Vigevano, con la sua cucina di ricerca attenta agli aspetti tradizionali del territorio e quindi fortemente legata alla Lomellina e alla Lombardia: un punto di partenza quasi d’obbligo per una rivisitazione che punta all’estro gastronomico e non disdegna le “divagazioni” come, tanto per citare un suo piatto, il cannellone di pasta alle olive ripieno di catalogna e ricotta di bufala.
(Vinod Sookar e Antonella Ricci)
Il programma del ristorante panoramico sul Teatro alla Scala e su Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dal 15 al 18 dicembre vedrà protagonista un altro chef stellato, Andrea Tonola, del ristorante “Lanterna Verde” della valtellinese Villa di Chiavenna, con un menu che è frutto sia di reinterpretazioni di piatti tradizionali sia di personali creazioni che traggono spunto anche dalla cucina regionale italiana e, ovviamente, con l'utilizzo delle migliori materie prime e con in primo piano il pesce d’acqua dolce.
A precedere le giornate clou del Natale, cioè dal 19 al 22, sarà Davide Botta de “l'Artigliere” di Isola della Scala, chef molto abile nell’abbinare ingredienti, a volte contrastanti fra loro, con cura ed eleganza senza stravolgerne le loro caratteristiche: questo è un po’ il motto di cucina di questo ristorante allestito in un antico mulino immerso nel verde dove, grazie all’attenzione per la qualità degli ingredienti, i famosi piatti della tradizione sono un vero e proprio concentrato di profumi e di sapori. Priceless, dicono a Mastercard, ci stupirà anche in occasione del Natale, con il ritorno di un altro chef di Cagliari, il giovanissimo Stefano Deidda, nipote di Filippo, mitico creatore del ristorante “Dal Corsaro” che dal 23 al 26 dicembre, proporrà una cucina classica di alto livello, presentando un menu in continua evoluzione, con preparazioni estremamente “pulite”, frutto di incessante studio e ricerca tecnica.
(Marco Stabile)
Dal 27 al 30 dicembre ci sarà un altro chef isolano, però siciliano, Walter Bianconi, dell’omonimo ristorante di Piangipane, in provincia di Ragusa. Considerato da molti “lo chef dei vip”, Bianconi lavora con abbinamenti innovativi e una creatività sapiente, senza trascurare l’attenzione al territorio.
A chiudere l’anno (e anche il ristorante? Chissà), l’ultima notte di dicembre, sarà “gestita” da Marco Stabile che ha appena conclusa la sua esperienza alla presidenza di Jre. Dalla sua “Ora d’Aria” di Firenze, dove Stabile esprime al meglio la sua personalità, il suo spirito curioso, cosmopolita ed innovativo, forte anche di una radicata tradizione che spesso rimanda all'infanzia, non fa trapelare niente del menu che riserverà ai 24 commensali che sul tetto di Palazzo Beltrami attenderanno l’arrivo del 2016.
Dopo la chiusura dell’esposizione universale, al Priceless hanno cucinato, per esempio, la toscana Deborah Corsi, del ristorante “La Perla del Mare” di San Vincenzo, che ha portato tutta la sua continua voglia di sperimentare e il piacere della creatività che la stimolano a rivisitare i classici della gastronomia italiana per dare origine a piatti colorati e divertenti per la soddisfazione della vista e del palato, con una particolare predilezione per il pesce azzurro del nostro mare. Mentre Ilario Vinciguerra, dell’omonimo ristorante di Gallarate, è passato con le sue famose 3 P: pane, pasta e pasticceria, rigorosamente “fatte in casa”. Invece lo chef Alfonso Caputo, della “Taverna del Capitano”, a Massa Lubrense, ha fatto vedere come è possible valorizzare i prodotti del territorio, esaltandone il sapore attraverso la ricerca, la presentazione e la tradizione. Da Colle Val d’Elsa, invece, Gaetano Trovato, chef bistellato del “Ristorante Arnolfo”, ha portato i sapori tipici della Toscana, elaborati con la classe che da sempre è firma dei suoi piatti. Trovato propone una variegata scelta di prodotti a filiera corta, sapientemente trasformati in piatti sofisticati.
(Il tavolo del Priceless)
Mentre Paolo Masieri del ristorante “Paolo e Barbara” di San Remo ha “travolto” i 24 commensali del Priceless con la sua cucina d’autore a base di pesce e verdure che coltiva nella sua piccolo azienda Agricola. E dalla Puglia, Antonella Ricci e Vinod Sookar,del mitico “Al Fornello da Ricci” di Ceglie Messapica, hanno portato l’avvolgente e calorosa atmosfera delle propria terra, ricca di prodotti che nelle loro mani diventano straordinari. Invece il patrimonio della terra piacentina lo ha offerto Carla Aradelli, del ristorante Riva di Ponte dell’Olio.