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L'iniziativa

Il “Panettone fatto per bene”: l’iniziativa di beneficenza firmata Emergency e Tre Marie

08 Dicembre 2022
ph Eleonora Stevani ph Eleonora Stevani

di Michele Pizzillo

In presenza, il dolce tipico di Natale, cioè il “Panettone fatto per bene” perché ha tutt’altro sapore, in quasi tutt’Italia, è disponibile solo per quattro giorni: da giovedì 8 a domenica 11 dicembre.

In questi quattro giorni, infatti, Emergency, con i suoi volontari sarà presente in centinaia di piazze con il “Panettone fatto per Bene”. Che, poi, è un modo per sostenere le attività umanitarie dell’organizzazione in Italia e nel mondo, dando il proprio contributo per garantire il diritto a cure gratuite e uguali per tutti: ecco il perché del nome “panettone fatto per bene” e, contestualmente, di tutt’altro sapore per il gusto di partecipare ad un’attività di benessere sociale. Il panettone, del peso di 1 chilo, è quello tipico milanese – la ricetta utilizzata per la produzione è quella tradizionale delle Tre Marie -, con una forma bassa e un impasto soffice arricchito con uvetta, scorzoni canditi di arance siciliane e cubetti di cedro di Diamante che gli conferiscono un gusto ricco e pieno e un aroma agrumato. Il “Panettone fatto per bene” ha un costo di 20 euro che saranno utilizzati per sostenere i progetti di Emergency in Italia e all’estero, dove l’associazione continua a offrire cure mediche gratuite e di elevata qualità alle vittime di guerra, delle mine antiuomo e della povertà.

È possibile acquistare il panettone anche cliccando questo link> e nei negozi Natale di Emergency che resteranno aperti fino al 24 dicembre in 19 città italiane: Aosta, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Ferrara, Firenze, Genova, Macerata, Milano, Napoli, Padova, Pisa, Roma, Teramo, Torino e Venezia. Contestualmente all’acquisto del “Panettone fatto per bene”, sul sito di Emergency si possono scoprire altri prodotti che commercializza per sostenere le sue iniziative perché crede che essere curati sia un diritto umano fondamentale e che, come tale, debba essere riconosciuto a ogni individuo. Per questo, dalla sua nascita, nel 1994, ha lavorato in 20 Paesi curando oltre 12 milioni di persone, senza discriminazioni. Fra i prodotti offerti ci sono, per esempio, i prodotti della cooperativa “Sprigioniamo Sapori” che opera all’interno della Casa Circondariale di Ragusa, con un laboratorio di produzione di torroni, croccanti e altri prodotti dolciari a base di mandorla, pistacchio e nocciola. La cooperativa aderisce all’agricoltura biologica, valorizzando le materie prime di eccellenza del territorio, in particolare mandorla e miele locali con un importante contributo all’economia del territorio. I prodotti dell’economia carceraria uniscono all’attenzione per le materie prime e alla lavorazione, una particolare cura al percorso personale di tutti i detenuti coinvolti nella produzione perché, attraverso il lavoro qualificato e retribuito, si offre ai detenuti la possibilità per ricostruire il proprio futuro. In termini di occupazione la cooperativa “Sprigioniamo Sapori” ha dato lavoro a 14 detenuti in quasi 3 anni di attività. Mentre con il progetto LiberoMondo, tramite la cooperativa nata nel 1997, Emergency promuove i principi del commercio equo e solidale attraverso il sostegno a comunità di produttori nel Sud del mondo e la creazione, in Italia, di opportunità di lavoro rivolte in particolar modo a persone escluse dai normali circuiti di impiego. La cooperativa, sostenuta da 170 soci, opera lungo due principali direttrici: importazione e distribuzione di prodotti attraverso il canale del commercio equo e solidale e attività di trasformazione, tramite la gestione di un proprio laboratorio di produzione alimentare. Nello svolgimento della propria attività la cooperativa acquista direttamente dai produttori del Sud del mondo, corrispondendo un prezzo equo e prefinanziando (almeno parzialmente) le importazioni. Invece “Cotti in Fragranza” è un laboratorio per la preparazione di prodotti da forno di alta qualità, nato nel 2016 all’interno del carcere minorile Malaspina di Palermo. Un’impresa civile, insomma, che oltre a costituire un’importante occasione di inclusione sociale per i ragazzi del Malaspina, li chiama a prendere decisioni e a conoscere nel dettaglio il valore di ogni prodotto nonché l’impatto sociale, ambientale e territoriale del proprio operato. Poi c’è la collaborazione con la Pasticceria Fratelli Scimeca che oltre ad ambire ad uno standard qualitativo elevato, si propone di operare nel pieno rispetto della legalità: i prodotti sono tutti contraddistinti dal “certificato addiopizzo”, marchio garantito dalla omonima associazione alle aziende che si sono ribellate al racket delle estorsioni e quindi non accettando i condizionamenti mafiosi nel loro lavoro e, contestualmente, contribuiscono a rafforzare un circuito virtuoso che toglie soldi e potere alla mafia.