di Michele Pizzillo
Tutto il bello e buono della biodiversità e dell’enogastronomia della Puglia sintetizzati in 54 storie che adesso si possono ammirare in uno dei più importanti musei della regione, il Castromediano di Lecce grazie all’installazione artistica Yeast Stories e alla contestuale realizzazione di un volume fotografico d’autore.
Così, con il progetto di visual storytelling, entra nel vivo il racconto del buono della Puglia nato nel 2021 con il supporto della Banca Popolare Pugliese, che tramite il linguaggio fotografico e quello audiovisivo, ha permesso al duo di fotografi Flavio & Frank e al videomaker Gabriele Surdo, un viaggio nella soleggiata Puglia attraverso uno dei suoi tratti identitari qual è l’enogastronomia che punta sulla trasformazione e valorizzazione dei prodotti della terra. In questo caso, però, trasformazione e valorizzazione del buono della terra viene raccontata direttamente dai custodi di questo sapere: le “persone-lievito”, chiamate così perché creative, generative, tutori ribelli e attenti che sprigionano un’energia visionaria concretamente connessa alla terra, all’etica del lavoro e al rispetto per la natura. Così gli ideatori di Yeast hanno selezionato 54 profili tra contadini, raccoglitori, allevatori, panettieri, cuochi, produttori di formaggi e di vino, albergatori. In generale uomini e donne accomunati dai valori del sacrificio e dell’amore per la propria terra e che, dal Gargano a Leuca – le due estremità della Puglia -, hanno accompagnato gli spettatori in un racconto di biodiversità agraria, ma anche umana, attraverso pillole video. A partire dallo scorso settembre, inoltre, i ritratti fotografici dei protagonisti sono stati regolarmente pubblicati un po’ alla volta sul sito e sulla pagina Instagram di Yeast Stories per la condivisione con il grande pubblico.
Dopo essere iniziato online, il viaggio agro-umanitario di Yeast attraverso una Puglia in fermento termina offline, nel Museo Castromediano di Lecce, con una speciale installazione artistica visitabile gratuitamente. “Siamo felici di portare questo progetto, nato nel mondo virtuale, nello spazio fisico, tramite il linguaggio che fin dal principio ha contraddistinto Yeast: quello visivo e artistico. Questo è stato possibile perché lo Studio Valari ha studiato un’opera che rappresenta il concetto di biodiversità, fulcro dell’iniziativa, aiutandoci a raccontare in modo innovativo e contemporaneo le innumerevoli sfaccettature della nostra amata Puglia”, dichiara Francesca Pagano, responsabile organizzazione e produzione di Yeast. L’opera sviluppata da Studio Valari (studio di architettura di Lecce) ritrae la Human Biodiversity attraverso un pezzo di arredamento semplice, universale e, al contempo, molto personale e intimo: la sedia. Si tratta nel dettaglio di una collezione di sedie provenienti dai luoghi dei protagonisti di Yeast Stories proprio per raccontare, come i loro ritratti, una miriade di diversità. Raccolte intorno a un tavolo circolare in metallo, prodotto e allestito da Officine Tamborrino di Ostuni, le sedie ricreano uno spazio di convivialità, intesa sia come profonda espressione della tradizione locale che come valore che anima gli uomini-lievito, attivi individualmente per il bene comune della Puglia, rappresentata dal cumulo di terra rossa al centro del tavolo.
(Francesco Montaruli)
Per tutti coloro che non riusciranno a raggiungere il “tacco dello Stivale” durante la bella stagione Yeast Stories diventa anche un volume fotografico con i profili degli uomini e delle donne “lievito”, acquistabile sul sito del progetto. Un vero e proprio libro d’autore caratterizzato dalla prefazione a cura di Franco Arminio, poeta, scrittore e regista campano che ama definirsi “paesologo”, a significare l’amore incondizionato che, come per i protagonisti di Yeast, lo lega al Sud e ai suoi “paesini” con un forte interesse alla loro tutela in una prospettiva rivolta al futuro. Tra le molteplici declinazioni di Yeast c’è anche la prima edizione dello Yeast Photo Festival, che si concluderà a Matino, in provincia di Lecce, il 18 settembre. Nato in collaborazione con l’associazione culturale Onthemove, il festival fonde la fotografia e le arti visive con il cibo indagando e promuovendo un rinnovato rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive e opera e attraverso cui in ultimo si realizza. L’evento metterà in esposizione la fervida collezione di contenuti realizzati per Yeast oltre che le esposizioni selezionate dalla direzione artistica di Edda Fahrenhorst, nome conosciuto a livello internazionale. Durante i mesi estivi, inoltre, per iniziativa di Luigi De Luca, direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore dei poli biblio-museali della Regione Puglia, 50 istituzioni, tra musei aderenti alle reti AltApulia e del Salento e biblioteche del sistema bibliotecario nazionale, proietteranno in loop un’installazione video a tema Yeast.