“Facciamo qualcosa di nuovo. Lo facciamo da 20 anni”.
Il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori compie 20 anni e apre un nuovo capitolo della sua storia. Per festeggiare questo importante compleanno, ha sviluppato un progetto ambizioso: La Nuova Cucina, un punto di partenza (e una riflessione) che vuole condividere con l’intera ristorazione del Friuli Venezia Giulia e, più in generale, italiana. Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori è un Consorzio fra 20 top restaurant del FVG, affiancati da una quarantina fra vignaioli e artigiani del gusto. Insieme rappresentano l’eccellenza agroalimentare del Friuli. La loro è una storia unica, che vede l’intrecciarsi di persone, luoghi e grande voglia di fare al meglio il proprio lavoro. Con un grande valore aggiunto: collegare il bene personale a quello generale del territorio, che hanno sempre contribuito a promuovere. Se andiamo a ritroso nel tempo, è curioso scoprire come la cucina del Friuli Venezia Giulia produca decisi scatti in avanti – e relativi diffusi rinnovamenti – a cadenza ventennale. Verso il 1980 inizia la storia del grande Gianni Cosetti con la sua “Nuova Cucina di Carnia”. Nel 2000, 20 ristoratori si uniscono in un visionario progetto comune e danno vita a Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori: nel 2003 pubblicano il primo libro che raccoglie la loro visione e che sarà tradotto in sei lingue. E siamo ad oggi, il 2020: ancora dopo 20 anni. Un segno del destino? A loro piace crederlo. Di un fatto sono certi: che ora il rinnovamento è necessario e che è ormai imprescindibile dare maggior forza ai rapporti di interscambio tra allevatori, pescatori, coltivatori, vignaioli, cuochi per realizzare collaborazioni virtuose. Filiere che, da anni, i ristoratori del gruppo hanno individuato come uno dei punti fondanti e distintivi del loro lavoro e che vanno ulteriormente sviluppate.
Il periodo forzato di pausa determinato dal Covid ha indotto i ristoratori di FVG Via dei Sapori ad interrogarsi sul proprio lavoro e li ha portati a confrontarsi su aspettative, paure e speranze, a condividere sensazioni e progetti. Pensieri che hanno generato La Nuova Cucina. “L’abbiamo chiamata La Nuova Cucina, perché oggi più che mai è arrivato il momento di stabilire un nuovo canone di qualità nella ristorazione – spiega il presidente del consorzio Walter Filiputti – E non può che venire dalla nostra terra, da sempre esempio di ripartenza e ricostruzione”. Ecco quindi, l’unicità del Friuli Venezia Giulia (i sapori del suo futuro) raccontati da 20 ristoranti, 21 artigiani del gusto, 22 produttori di vino e 20 giovani chef, nuovi “amici” in cui il gruppo crede, che sono stati invitati a collaborare al progetto. “La Nuova Cucina è un ritorno all’alfabeto della cucina stessa, un modo per stringere un patto nuovo con il territorio di cui facciamo parte – continua Filiputti – Infatti si ripartirà dagli ingredienti del Friuli Venezia Giulia e non dalle ricette tradizionali. Si deve avere il coraggio di sperimentare in campi nuovi, dare vita a nuove suggestioni, ritrovando un equilibrio diverso con la natura e con l’ambiente, anche per un rinnovato modello di turismo sostenibile. Ripartire da 0 non significa buttare tutto il lavoro che fino a oggi è stato fatto, ma riorganizzare il sapere secondo nuove strutture. È importante avere memoria del nostro passato, ma non rimanerne ancorati. Il bisogno di liberarsi da schemi preconcetti per poter stupire e stupirci è un motore eccezionale.”
Il racconto del piatto
La Nuova Cucina vuole ripartire dall’essenzialità del gusto e ritrovare la semplicità anche nei gesti, nell’accoglienza, nello stare insieme. Vuole piegare la maestria, la tecnica e l’audacia dei ristoratori al racconto del piatto, rinunciando a inutili spettacolarizzazioni della forma per ritrovare sostanza. E vuole creare un rapporto con il cliente sempre più intenso e profondo, coinvolgendolo e facendolo diventare attore, perché la nuova cucina è di tutti e la si costruisce insieme.
Cene-laboratorio, da settembre
La Nuova Cucina durerà un anno: è sperimentazione di innovativi modelli di collaborazione per moltiplicare le energie, un cantiere aperto al pubblico innanzitutto attraverso un ciclo di Cene- laboratorio, che partirà in settembre. Il pubblico è chiamato ad essere protagonista, insieme ai ristoratori, ai vignaioli e agli artigiani del gusto, di questo cambiamento. Nei 20 ristoranti del Consorzio sarà organizzata una cena sperimentale firmata da due chef del consorzio e da un giovane chef “amico”. Ognuno presenterà un piatto inedito cui ha a lungo lavorato confrontandosi coi colleghi. Le cene avranno un prezzo unico e accessibile, un investimento del gruppo di ristoratori per far vivere – anche a chi solitamente non la frequenta – l’alta cucina, in una nuova dimensione. L’innovazione coinvolgerà non solo la maniera di pensare il cibo, ma anche il come proporlo, in totale libertà creativa, con location inedite e modi insoliti e anticonvenzionali di gustarlo. “Sarà un’esperienza unica, ispirata ai grandi trend internazionali che verranno calati nella nostra realtà, fatta di biodiversità e tradizione innovativa. Ma soprattutto, la sperimentazione sarà per tutta la filiera. Ogni ristoratore, ogni chef, ogni vignaiolo e artigiano del gusto presenterà la sua novità. Allora davvero La Cucina sarà Nuova per e con tutti”, conclude Filiputti. Gli appuntamenti saranno via via svelati sul sito www.fvg-lanuovacucina.it, dove sono raccontati tutti gli attori della Nuova Cucina e dove si potrà seguire nei prossimi mesi il percorso del progetto. A fare da filo conduttore del racconto (che porta la firma creativa di Tundra, agenzia torinese guidata da Francesco Busso) è il cerchio, forma perfetta e conclusa. Rotondo, pulito, autentico. Come il contorno di un piatto, da riempire con la passione e il talento degli 83 che hanno deciso di fare ora un decisivo passo avanti, tutti insieme.
Il calendario
Questo il calendario delle Cene – laboratorio, che andranno prenotate direttamente al ristorante prescelto. Saranno accettate prenotazioni per un massimo di 6 partecipanti a tavolo. Il costo sarà il medesimo per tutte.
3 SETTEMBRE
- Ilija – Golf club (Tarvisio) che ospita gli chef dei ristoranti: Al Paradiso, Darsena
- La Subida (Cormons) che ospita gli chef dei ristoranti: Costantini, Al Torinese
10 SETTEMBRE
- Sale e Pepe (Stregna) che ospita gli chef dei ristoranti: Al Ponte, Barcaneta
- Ai Fiori (Trieste) che ospita gli chef dei ristoranti: La Taverna, 1883 Restaurant & Rooms
17 SETTEMBRE
- All’Androna (Grado) che ospita gli chef dei ristoranti: Mondschein, Da Valeria
- La Torre (Spilimbergo) che ospita gli chef dei ristoranti: Da Nando, Antica Ghiacceretta
- Da Toni (Varmo) che ospita gli chef dei ristoranti: La Primula, La Pigna
24 SETTEMBRE
- Vitello d’Oro (Udine) che ospita gli chef dei ristoranti: Devetak, Altro Gusto
- Al Gallo (Pordenone) che ospita gli chef dei ristoranti: Carnia, La Tavernetta del Castello
- Al Grop (Tavagnacco) che ospita gli chef dei ristoranti: Campiello, Sal de Mar
1 OTTOBRE
- Lokanda Devetak (Savogna d’Isonzo) che ospita gli chef dei ristoranti: La Primula, Da Alvise
- La Taverna (Colloredo di M. Albano) che ospita gli chef dei ristoranti: Sale e Pepe, AB Osteria Contemporanea
8 OTTOBRE
- Al Ponte (Gradisca d’Isonzo) che ospita gli chef dei ristoranti: Vitello d’Oro, Il Piron dal Re
- Mondschein (Sappada) che ospita gli chef dei ristoranti: All’Androna, La Buteghe di Pierute
15 OTTOBRE
- Da Nando (Mortegliano) che ospita gli chef dei ristoranti: Ilija -Golf club, Pura Follia
- Carnia (Venzone) che ospita gli chef dei ristoranti: Al Grop, Alla Luna
22 OTTOBRE
- Campiello (San Giovanni al Natisone) che ospita gli chef dei ristoranti: Al Gallo, Hostaria La Tavernetta
- La Torre (Spilimbergo) che ospita gli chef dei ristoranti: Ai Fiori, San Michele
29 OTTOBRE
- Costantini (Collalto di Tarcento) che ospita gli chef dei ristoranti: Da Toni, Tre Merli
- Al Paradiso (Paradiso di Pocenia) che ospita gli chef dei ristoranti: La Subida, Enoteca di Buttrio
C.d.G.