(Claudio Garosci, lo chef Jiang e Roberta Schira)
di Michele Pizzillo
Originalità a originalità. Perché, già l’idea del format “Di Gusto” voluto da un’altra struttura originale, Presso, il primo do-room italiano creato da un gruppo di professionisti milanesi riuniti attorno a Claudio Garosci è originale.
Altrettanto originale è stata la scelta della madrina dell’iniziativa, impegnata anche a condurre l’evento, la famosa scrittrice e critica enogastronomica Roberta Schira, di scegliere uno dei più bei locali etnici del milanese, il ristorante MU Fish di Nova Milanese, dello chef cinese Jiang, per dare l’avvio alla quarta edizione di “Di Gusto”. Un format nato per portare a Milano – ai milanesi pigri, insomma -, i migliori locali lombardi, con la Schira nelle vesti di “scopritrice” di talenti quasi relegati, come si suol dire, alla “periferia dell’impero”.
Con “Di Gusto”, una trentina di ottimi ristoranti lombardi hanno già avuto la giusta visibilità in una città talmente in fermento da essere diventata una delle capitali mondiali dell’offerta gastronomica dove tradizione – sia milanese che nazionale – ed etnicità marciano parallelamente sui sentieri della qualità. Così una scrittrice raffinata e fra i più apprezzati giornalisti gourmet come Roberta Schira (il suo prossimo libro “I nuovi onnivori. La gioia di mangiare tutto”, sarà presentato il 6 marzo) e un imprenditore innovativo come il creatore di Presso, Claudio Garosci, hanno voluto aprire la quarta edizione di “Di Gusto” con MU Fish, ormai una realtà consolidata nell’universo della ristorazione fusion di qualità, perché il programma 2019 prevede di andare a cercare ristoranti anche fuori regione. Tant’è che Presso, nei prossimi appuntamenti, dovrebbe ospitare chef provenienti da una mezza dozzina di regioni italiane. Il programma delle esclusive cene placée che permetteranno ai milanesi di scoprire i migliori ristoranti italiani, sarà reso noto fra qualche giorno. Intanto con MU Fish è stata un’esperienza davvero unica perché lo chef Jiang – famoso per la proposta di una cucina attenta ai cambiamenti e alle tendenze che si esprime anche attraverso gli impiattamenti creativi e di forte impatto – ha fatto scoprire profumi e sapori davvero unici con i suoi uramaki misti e l’edemame tartufato con yuzu, la tartare di salmone all’olio di semi di zucca di Zucchi e la crema di pistacchio e alghe con tofu, la zuppa di ravioli cetrioli e polpette di gamberi e insalata di riso con tonno ikura caviale di muggine funghi shitaki. Utilizzando, per la preparazione di questi piatti alcune varietà di olio Zucchi (dall’extra vergine aromatizzato al tartufo bianco all’evo 100% italiano sostenibile a quello di semi di zucca) ed altre materie prime italiane. Interessante è risultata anche la ricerca di Fabio Boero, mastrobirrario di Angelo Poretti, nel selezionare le birre giuste – non è facile con la cucina cinese – da abbinare ai piatti di Jiang come, per esempio, la “8 luppoli gusto agrumato” per l’aperitivo di benvenuto, la “9 luppoli belgian blache” – una birra che invita a scoprire i grandi stili provenienti da tutto il mondo – con la zuppa di ravioli e la “10 luppoli le bollicine dorata” – che, dice Boero, è una birra che ha imparato dal vino, perfetta per celebrare momenti speciali – con l’insalata di riso ikura caviale di muggine e, per il dessert “mochi freschi artigianali”.
Dalla prima serata già si intuisce che il programma 2019 del format “Di Gusto” riserverà non poche sorprese ai milanesi che vi partecipano, perché avranno la possibilità di scoprire chef che difficilmente raggiungerebbero nei loro ristoranti ma, anche di avere un’idea dell’originalità del do-room Presso, uno spazio progettato e arredato come una vera e propria casa condivisa “da vivere quando e come vuoi – dice Garosci -: per la colazione; per un po’ di relax pomeridiano; per cucinare insieme agli amici. Insomma, ambienti dal design elegante e raffinato che possono essere la tua casa per ogni occasione”. Ma, anche, scoprire come bravi chef di cucina etnica utilizzano prodotti agroalimentari italiani: nel corso del primo appuntamento, la birra Poretti (che Roberta ha fatto degustare allo chef Jiang con il suo uramaki) e l’olio Zucchi, che hanno ulteriormente arricchiti i piatti fusion di MU Fish.
Poi, aggiunge Garosci “questa bellissima iniziativa è resa possibile dai partner del progetto: grazie a prodotti, esperienza, know-how e cultura di aziende – e cita il birrificio Angelo Poretti e Cuki, Electrolux e Mepra che produce posateria professionale, Zucchi e Richard Ginori – che rappresentano il meglio del proprio settore, Di Gusto riesce ad essere uno dei affermati e prestigiosi format enogastronomici di Milano”.
Michele Pizzillo