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L'iniziativa

I consorzi del rosato ora fanno sul serio: ecco i primi due eventi da non perdere

05 Maggio 2018
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Dopo la firma del patto di intenti, Chiaretto di Bardolino, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte rosato e Salice Salentino pronti a promuovere insieme i rosati 

Con Italia in Rosa (1-3 giugno) a Moniga del Garda e con Rosèxpo (23-24 giugno) a Lecce diventa immediatamente operativa la partnership tra i Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, di Valtènesi Chiaretto, del Cerasuolo d’Abruzzo, di Castel del Monte rosato e del Salice Salentino con il coinvolgimento di deGusto Salento associazione di produttori di Negroamaro da anni molto attiva per il rilancio di un vino che è anima e identità italiana. 

“Per noi si realizza un sogno attraverso un primo piccolo tassello di un mosaico molto più ambizioso ero – spiega Ilaria Donateo di deGusto – I rosati hanno un grande appeal all’estero e noi vogliamo fornire il nostro contributo affinchè attraverso questo patto si cominci a parlare seriamente anche in Italia. Si tratta di una grande sfida nella quale la nostra associazione ha sempre creduto e che finalmente diventa un progetto condiviso con un taglio sicuramente promozionale ma anche culturale”. Cinque denominazioni complementari tra loro che combattono l’omologazione dei vini e che hanno deciso di lavorare insieme nella promozione e nella ricerca. È questo il senso del recente accordo sottoscritto poche settimane fa dai presidenti dei cinque consorzi che proprio in occasione della campionaria del vino a Verona, su iniziativa di deGusto Salento, si sono presentati ufficialmente alla stampa. Un’idea che nel corso dell’ultima edizione del Vinitaly ha ricevuto la benedizione dal senatore Dario Stefàno che, sin da quando ricopriva l’incarico di assessore alle politiche Agroalimentari della regione Puglia e di coordinatore di tutti gli assessori al ramo lungo il Bel Paese, ha creduto fortemente nell’importanza del rosato. “n’idea intelligente – ha detto Stefàno in merito all’unione dei Consorzi – un bel segnale di un’Italia che vuole e che deve stare insieme e che attraverso il vino parla alle nuove generazioni”.  

Insomma, è il sistema Italia, così, che finalmente impara a non vivere una competizione spinta tra sistemi regionali ma che al contrario trova un motivo per stare insieme. E la sfida, questa volta, è dell’Italia in uno scenario globale. Nei primi giorni di marzo i cinque consorzi hanno formalizzato con un Patto di Intenti il loro voler stare insieme attraverso la sottoscrizione di un documento strategico avvenuta a Bardolino e che ha voluto sancire per la prima volta in questo Paese un’alleanza sui rosati. “Bisogna intensificare le relazioni tra i Consorzi e tra le rispettive Regioni di appartenenza – ha commentato Leo Di Gioia, assessore alle Politiche Agroalimentari della Regione Puglia – e magari grazie anche a questo Patto promuovere una nuova idea più moderna del Concorso dei Rosati che, con il sostegno di tutte le Istituzioni coinvolte attraverso i consorzi stessi, potrebbe diventare un evento di levatura nazionale e di attrattività del nostro Paese”. 

Appuntamento, dunque, a Moniga del Garda e a Lecce con le prime due vetrine in comune per i consorzi che principalmente si sentono vocati per la produzione di vini rosati. A giugno l’Italia sarà decisamente rosè.

C.d.G.