“L’Etna è l’Etna. Una parola che racchiude moltissimi concetti”.
Così Francesco Cambria, titolare della cantina Cottanera a Castiglione di Sicilia in provincia di Catania, al quarto appuntamento della nostra rubrica “Wine Moment” condotta da Federico Latteri e che oggi ci ha portato nella nostra Sicilia, più precisamente sull’Etna. “Il vino dell’Etna ha delle caratteristiche ben precise – ha spiegato Cambria – che dipendono dal fatto che siamo vicini ad un vulcano attivo. Noi produttori cerchiamo da sempre di provare a valorizzarne tutte le sfaccettature, così da rendere i vini dell’Etna unici nel loro genere”.
E anche se ad oggi è diventato più problematico gestire il lavoro in vigna, Cambria spiega che, invece, andare sull’Etna è liberatorio. “Città ferme, persone chiuse in casa – ha sottolineato – poi però vai in campagna e vedi che mentre il mondo si è fermato le piante continuano il loro meraviglioso lavoro”. E le sue, di vigne, ci hanno già in passato conquistato, guadagnandosi un posto tra i nostri Imperdibili all’interno della nostra Guida ai Vini dell’Etna – Etna Wine Guide. Parliamo del Doc Etna Rosso Zottorinoto 2015, un vino non solo top di gamma, ma anche colmo di significati. “Zottorinoto è la nostra interpretazione del Nerello Mascalese – ha raccontato Cambria – viene da un impianto che ha una sua età, mio padre lo acquistò alla fine degli anni ’90. Da lì, in una contrada di terreni prettamente lavici, nasce il nostro nerello. E’ un’etichetta a cui abbiamo dato tanto, al punto di voler mettere il nome di nostro papà, mettendo infatti sull’etichetta proprio la sua firma”.
E sul vino preferito Cambria confessa che non saprebbe identificarne uno in particolare. “Bevo di tutto. Ci sono vini di più zone di Italia e non, che bevo con piacere – ha spiegato – Sicuramente però ci sono bottiglie che mi emozionano e per i quali provo piacevolezza nel berli”. Infine, nell’attesa di tornare a continuare alla nostra “vecchia” vita, Cambria illustra brevemente quelli che erano i progetti in atto per rilanciare l’Etna, come il primo evento del Consorzio, ovviamente rinviato. “Beviamo e consumiamo italiano, siciliano ancor di più. – ha concluso – Teniamo duro e ricominciamo. Rinasceremo.”
Giorgia Tabbita