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L'iniziativa

Etna e Barolo, così vicini e così lontani. Il racconto di una grande cena da Zash

02 Aprile 2015
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Protagonisti i vini Graci e Bartolo Mascarello e una eccellente materia prima


(Alberto Graci Aiello e Maria Teresa Mascarello)

Ne avevamo già dato notizia qualche giorno fa (link)

Etna e Barolo, due vini e una grande amicizia: Alberto Aiello Graci e Maria Teresa Mascarello insieme a cena al ristorante del Country Boutique Hotel Zash, a Riposto in provincia di Catania.

“La scelta non è stata casuale – afferma Raffaello Maugeri di Zash – ed è dovuta all’impressionante similitudine che abbiamo riscontrato tra l’Etna Rosso e il Barolo. Colori, profumi e tannini avvicinano questi due vini e naturalmente i vitigni impiegati, il Nerello Mascalese e il Nebbiolo”.

Graci, Bartolo Mascarello e lo chef Giuseppe Raciti hanno ricercato del loro meglio, rincorrendo il giusto equilibrio e l’armonia tra bottiglie d’annata e prodotti d’eccellenza della tradizione gastronomica siciliana e piemontese per far vivere agli ospiti, sulla stessa tavola, un confronto dei sensi.

E la serata ne ha dato ampiamente prova, perché alla stessa tavola sono accorsi tanti produttori e amici, per i quali l’appuntamento è stato uno stimolo per confrontarsi e arricchirsi di quella sapienza che il vino sa donare. 

Alcuni produttori come Marco Sferlazzo (Porta del Vento), Salvatore Geraci (Palari), Giovanni Scarfone (Bonavita), Arianna Occhipinti, Salvino e Antonio Benanti e tanti gourmet appassionati tra i presenti alla serata.
 

È stato emozionante essere al fianco di Maria Teresa, eccellente figlia di un produttore, grande intellettuale e conoscitore della terra, che ha insegnato la tenacia e la perseveranza del rispetto della tradizione e di un prezioso artigianato che diventa arte. E accostare, dunque, due vini provenienti da due zone così diverse e lontane per poi scoprire quante similitudini potervi trovare”, afferma Alberto Aiello Graci. Il quale ricorda quanto sia importante avere l’umiltà e la determinazione nel volersi confrontare con i Grandi per inseguire quello spirito che tende alla conoscenza e al miglioramento.
 


(L'aperitivo)

 

Tante sono state le suggestioni, dall’aperitivo con Etna Bianco Graci 2013 servito con il piccolo hamburger di fassona piemontese al Vitello Tonnato di fassona cruda esaltato dalla freschezza del Barbera d’Alba Bartolo Mascarello 2012.
 


(Filetto di Fassona)
 

Sicilia e Piemonte che offrono le loro eccellenze di materie prime e continuano, ancora, a specchiarsi: ed ancora gli Agnolotti del Plin al caciocavallo ragusano affiancati a Quota 1000 di Graci del 2007 e al Barolo 2010 di MascarelloEsaltazione della complessità olfattiva di due grandi rossi in un continuo richiamo tra acidità e sapidità
 


(Vitello e tonno)
 

Il gioco è proseguito ancora: Filetto di fassona con fonduta di robiola girgentana e due calici, Quota 600 di Graci del 2007 e magnum Barolo 2005 di Bartolo Mascarello. Ampiezza di profumi meravigliosi in continua evoluzione, raffinata delicatezza ed eleganza nel tessuto del vino.
 


(Bonet con cioccolato modicano)
 

Una cena insolita, dunque, che ha portato in scena grandi sensazioni tra confronti d’eccellenza in un perfetto ping pong di commenti e valutazioni tra produttori e gourmet.


(Alberto Graci Aiello, Maria Teresa Mascarello e Raffaello Maugeri)
 

 

Forse ci sarà un nuovo appuntamento? Nell’attesa di scoprirlo, la serata si è conclusa con un bonet di tradizionale cioccolata modicana e amaretti di mandorle d’Avola, suggellando con dolcezza il divertente duetto Etna  Barolo

C. d. G.