La grave emergenza sanitaria ed economica che il Paese sta vivendo non risparmia il settore vitivinicolo.
E’ per questo che gli Organismi di certificazione rappresentati in Asso-OdC (Agroqualità Spa, Ceviq Srl, Parco 3A-Pta, Siquria Spa, Tca Srl, Triveneta certificazioni Srl, Valoritalia Srl) che insieme controllano oltre il 95% del vino italiano, hanno implementato di comune accordo procedure straordinarie per garantire la continuità della certificazione dei vini italiani, il cui arresto causerebbe un ingentissimo danno al settore, già così duramente colpito. “Si tratta di fondare alcuni step del processo di certificazione su requisiti autodichiarati dagli operatori – afferma il Presidente di Asso-OdC, Luca Sartori – e di differire alla fine dell’emergenza la verifica diretta di tali requisiti. Tale soluzione è stata concertata con il Mipaaf, cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità e la vicinanza al mondo produttivo dimostrate in questo frangente. Le procedure adottate ci permettono di conseguire degli obiettivi irrinunciabili: il rispetto della normativa emergenziale, la continuità del servizio e la protezione degli operatori nostri ed aziendali, considerato il fatto che limitiamo al massimo gli accessi fisici nelle aziende”.
“Abbiamo proposto questa iniziativa al ministero e all’Icqrf per venire incontro alle aziende in un momento così complesso – dice Francesco Liantonio, presidente di Valoritalia – Altrimenti ci sarebbe stato il blocco totale nel ciclo delle certificazioni, visto che eravamo impossibilitati ad andare a fare i prelievi in azienda. In questa fase, per il rilascio delle fascette, utilizziamo le autocertificazioni delle aziende. Noi, nelle nostre sedi, facciamo solo delle verifiche documentali. Poi, non appena la situazione sarà tornata alla normalità, riprenderemo tutte le dichiarazioni e faremo i nostri controlli, con i prelievi e le analisi in laboratorio. Abbiamo voluto questa procedura in autocertificazione per venire incontro alle esigenze delle aziende. L’iter certificativo, vi assicuro, che sarà sempre tutelato sia per la qualità che per la certezza del prodotto con controlli a posteriori. Le strade erano due: o si bloccava tutto, oppure si adottava questo metodo”.
C.d.G.