La grande cucina, quest’anno, ha scelto Mazara del Vallo.
Opzione culturale, prima che economica. Quasi a simboleggiare che anche il cibo, insieme con la tolleranza, può essere una via strategica per un futuro di pace e di cooperazione nel Mediterraneo e nel mondo. Così Mazara del Vallo, cittadina siciliana che richiama le antiche risonanze degli arabi in Sicilia, con la sua Casbah in buona parte strappata all’abbandono, con i sui Palazzi, con le sue chiese e con la sua Marineria ospita quest’anno “Distretti in Cucina”.
Di scena kermesse dedicata alla promozione e valorizzazione del comparto agroalimentare. Parliamo del “Blue Sea Land”- Expo dei Distretti agroalimentari del Mediterraneo, dell'Africa e del Medio Oriente e dell’America latina. Una manifestazione internazionale tra popoli e culture diverse in una cittadina siciliana che è diventata il simbolo dell’integrazione, se è vero che a Mazara, ormai da decenni, siciliani e genti provenienti dal Nord Africa convivono pacificamente. “Blue Sea Land” è l'evento organizzato dal Distretto della Pesca in collaborazione con la Regione siciliana, la Camera di Commercio di Trapani e l'Osservatorio della Pesca del Mediterraneo. E’ una vetrina internazionale dei principali prodotti agro-ittico-alimentari provenienti dal bacino del Mediterraneo, ma anche da altre realtà del pianeta.
Un'esposizione multiculturale, con incontri, seminari e dibattiti. Tre giorni da vivere a Mazara del Vallo – dal 10 al 13 ottobre – dove i visitatori avranno modo di interagire, conoscere, assaporare i prodotti esposti provenienti dai diversi Distretti Produttivi del Mediterraneo e di altri Paesi mondo.
Insomma, come già accennato, dal 10 al 13 ottobre, “Distretti in Cucina” e “Blu Sea Land” insieme, un imperdibile appuntamento per vivere in pieno il gusto del cibo secondo i tempi e le regole della natura.
In questa seconda edizione, obiettivo di “Distretti in Cucina” è quello di aumentare la conoscenza e la notorietà dei prodotti agroalimentari di qualità. E di incentivare l'acquisto di ortaggi, frutta, verdura e, perché no? Anche del pesce a kilometro zero. Il progetto, realizzato dall'assessorato regionale delle Attività produttive, dipartimento Distretti produttivi e co-finanziato dal ministero dello Sviluppo economico, punta ad avvicinare sempre più il produttore al consumatore, per accorciare la filiera (ad oggi dispersiva del valore) e promuovere lo sviluppo economico delle imprese.
“Un progetto che si muove in una logica di innovazione e cooperazione – afferma Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana – perché vede nei Distretti agroalimentari uno strumento strategico per lo sviluppo di un settore produttivo dell'Isola che, negli anni, ha guadagnato stima e fette di mercato a livello nazionale e internazionale. In uno scenario competitivo, caratterizzato da grande complessità, da consumatori sempre più esigenti e attenti alle 'promesse', da una forte richiesta di personalizzazione del servizio, muoversi con una logica di sistema rappresenta senz'altro la chiave di una economia vincente”.
Idea portante della manifestazione è la realizzazione di percorsi di degustazione, i cui laboratori di preparazione, saranno curati, diretti e realizzati dai cuochi della Federazione siciliana Cuochi. “Distretti in Cucina non è soltanto un'iniziativa finalizzata a creare sinergie fra realtà produttive agroalimentari, un lavoro di squadra attraverso un percorso condiviso teso a divulgare le qualità dei prodotti della nostra terra – dice Alessandro Ferrara, dirigente generale del dipartimento delle Attività produttive – ma è anche un'operazione culturale: il cibo come conoscenza del territorio e dei suoi preziosi prodotti. L'assessorato Attività produttive ha deciso di ripetere l'esperienza vincente del 2011 e di continuare il percorso intrapreso, che ancora una volta coinvolgerà i Distretti produttivi, motore di sviluppo e importante occasione di innovazione delle aziende”.
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