Un accordo storico nel suo genere, partito nel 2011.
I 18 comuni che gravitano nel territorio della Franciacorta hanno sottoscritto un modello di sviluppo del territorio, ancora in itinere, e lo hanno presentato alle istituzioni. Partner proponenti: Accordo dei Comuni “Terra della Franciacorta”; Consorzio per la Tutela del Franciacorta; Fondazione Cogeme Onlus.
La formula di questo progetto è il “fare sistema”. Da questo angolo del nord vitivinicolo giunge un esempio virtuoso che vedrà messe in atto una nuova forma di aggregazione sovracomunale volta a riprogettare, in piena condivisione, il territorio della Franciacorta. Si arma così ad affrontare la sfida della promozione un areale che si estende per 262 kmq, abitato da 146mila persone. Obiettivo di questa nuova missione è la valorizzazione e lo sviluppo responsabile e sostenibile del territorio.
L’incontro istituzionale è avvenuto a Milano presso la sede di Regione Lombardia alla presenza deli Assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio e Urbanistica), Gianni Fava (Agricoltura), Alberto Cavalli (Turismo e Commercio) e Claudia Terzi (Ambiente). “Le Istituzioni hanno il dovere di difendere e sostenere il Made in Italy virtuoso e vincente – ha dichiarato Viviana Beccalossi – Il ‘sistema Franciacorta’, con il suo territorio e le sue produzioni, in primis quella vitivinicola, è un esempio concreto di modello che porta alti i colori italiani nel mondo e proprio per questo riteniamo giusto partecipare al progetto “Terre di Franciacorta”, che testimonia voglia di fare e di crescere ulteriormente”.
A sostenere questo progetto, in prima linea, il Consorzio Franciacorta. “Da subito, abbiamo creduto in questo progetto nella certezza che solo così la Franciacorta potesse fare quel passo in più verso una unione di passioni che ridisegnasse il futuro di questo magnifico territorio”, ha commentato il presidente Maurizio Zanella. Presidente dell'Accordo è Antonio Vivenzi, sindaco di Paderno Franciacorta delegato ed eletto da tutti i sindaci. “Un accordo senza precedenti – ha commentato –che costituisce un modello virtuoso di eccellenza operativa per la Franciacorta ma, anche e soprattutto, per l’intero territorio regionale e, perché no, nazionale. Ringrazio gli Assessori Beccalossi, Fava, Cavalli e Terzi per l’interesse e la disponibilità dimostrati, con la certezza che sapranno accompagnarci in questo progetto grazie all’operatività e lungimiranza tipici di Regione Lombardia”.
Sintesi del progetto:
Il Piano ha come pilastri la valorizzazione dei beni culturali e ambientali del territorio come leva per la creazione di un’economia sostenibile, che connetta la Franciacorta con altri territori a livello nazionale e internazionale.
L’obiettivo è quello di considerare la Franciacorta a 360°: dal punto di vista urbanistico, paesaggistico, agricolo, economico. Deve essere un atto volontario tra i partner che vi aderiscono, non previsto dalla normativa, ma altamente qualificante. Un patto tra interlocutori pubblici e privati che compenetrano i propri interessi per l’interesse condiviso di un territorio. Lo scorso novembre i Comuni e le realtà coinvolte hanno presentato alla Provincia di Brescia un documento unitario con istanze e osservazioni per la revisione del Piano territoriale di coordinamento provinciale. Parallelamente è stata completata la descrizione del quadro conoscitivo dei sistemi territoriali distinto nelle analisi della reputazione, dell’accessibilità e fruibilità, della struttura ambientale ed urbana.
Dopo questi passaggi il lavoro, sotto la responsabilità e con il coordinamento di Maurizio Tira, Ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica nella Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Brescia, si concentrerà sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) di area vasta: dal 2013 i Comuni redigono una VAS comunale per il PGT con la medesima struttura comune e la stessa base dati; verrà inoltre realizzato uno scoping (stato dell’ambiente) annuale unitario per tutta la Franciacorta, documento necessario per ogni strumento urbanistico.