Erano custodite all'interno della Riserva Storica dei Sangiovesi di Romagna con sede a Bertinoro. L'occasione per capire il reale potenziale di questi vini
(Il gruppo selezionatissimo che ha partecipato alla degustazione storica)
Il calibro dell’evento è storico, i vini della Romagna stoccati nella Riserva Storica dei Sangiovesi di Romagna con sede a Bertinoro, cominciano a rivelare il loro potenziale.
Nei locali della Riserva Storica, messi a disposizione dall’amministrazione di Bertinoro per custodire il nettare di Bacco di tutta la Romagna, sono state stappate alcune bottiglie di Sangiovese Riserva annata 2008. In altre occasioni la Riserva Storica è stata luogo di incontro fra produttori o location prescelta per degustazioni con operatori internazionali per favorire la conoscenza dei vini della regione. Invece sabato scorso per la prima volta i vini in assaggio sono stati prelevati dagli scaffali stessi della Riserva, aprendo alcune casse di legno sigillate dai produttori.
(Le bottiglie occultate)
La Riserva Storica dei Sangiovesi di Romagna, nata dalla volontà dell'Assessore al Turismo Mirko Capuano, del Consorzio “Vini di Bertinoro” e del giornalista Giorgio Melandri, è stata inaugurata l'11 dicembre 2011, giorno in cui furono immesse le prime bottiglie di Sangiovese nei locali di proprietà del Comune di Bertinoro destinati a questo archivio speciale. Le bottiglie, anno dopo anno, sono state selezionate con la consulenza del curatore Giorgio Melandri e ora ammontano a circa 1.500, in rappresentanza di oltre 40 produttori romagnoli.
Fra gli scopi fondamentali dell'istituzione della Riserva vi è quello di creare un luogo al servizio della produzione vinicola romagnola, una sorta di archivio aperto alla ricerca, allo studio e quindi anche alla promozione della qualità. La Riserva Storica è infatti un'iniziativa che valorizza le diversità territoriali e le custodisce per farle diventare storia, consegnando nel tempo una memoria per tutta la Romagna.
(Giorgio Melandri e Filippo Apollinari presentano i vini in degustazione)
Con l’occasione di selezionare alcuni vini rappresentativi dell’identità del Sangiovese di Romagna e di dare voce ai diversi terroir, sabato si sono incontrati alcuni giornalisti, coordinati da Giorgio Melandri, che insieme a diversi produttori si sono confrontati su ben 23 vini Sangiovese dell’annata 2008 degustati alla cieca. La degustazione con le bottiglie coperte voleva identificare senza preconcetti gli stili dei vari territori. I vini scelti per rappresentare la variegata produzione romagnola saranno inclusi in una degustazione speciale organizzata per i giornalisti nazionali e internazionali che parteciperanno alla manifestazione Vini ad Arte, l’evento che domenica 21 e lunedì 22 febbraio presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza presenterà in anteprima le nuove annate del Romagna Doc Sangiovese.
C.d.G.