“I primi vini della mia vita sono stati Barolo e Barbaresco”.
Davide Rosso, patron della celebre cantina di Serralunga d’Alba Giovanni Rosso, ci ha “portato con lui” in Piemonte alla scoperta dei cru che hanno fatto la storia dell’enologia.
“Il Barolo e il Barbaresco sono due grandi vini – ha spiegato Davide a Federico Latteri durante il nostro Wine Moment – Il Barolo ha una grande potenza, un tannino molto fine, è elegante. Il Barbaresco ha una gentilezza che è un qualcosa di straordinario, ha delle sfumature estremamente raffinate. Ci sono pochi produttori di Barbaresco e la media è molto molto buona.” La storia della Giovanni Rosso risale al 34’. “Fu il mio bisnonno a comprare questa vigna – racconta – tramandandola successivamente a suo figlio, mio nonno. Quando mio nonno morì, mia mamma (che aveva 13 anni) diede la metà della vigna allo zio. Quando lui morì e nel 2010 morì anche il figlio, molto giovane, la vigna tornò a mia madre. Siamo nel 2011. Da lì abbiamo fatto opere di restauro grandiose. Abbiamo tenuto ettari della vigna storica del 46’, l’abbiamo ristrutturata e abbiamo reimpiantato quella nuova. Con le vigne vecchie facciamo il Barolo, con quella nuova declassiamo quest’uva a Langhe da Barolo”.
E le ultime annate? “Il 2014 è stato un anno difficile per tutti anche se poi ha stupito. Qui abbiamo fatto un gran lavoro di selezione, per cui alla fine è uscito un buon vino – ha sottolineato Davide – Non è stata un’annata eccezionale, ma ha stupito. Il 2015 ha dato un’annata normale, bella, che ha prodotto fini buoni. La 2016, invece, è stata un’annata eccezionale. Quando un’annata è buona tu non devi fare assolutamente nulla, c’è già equilibrio in partenza. E’ quando le annate son difficili che devi essere sveglio, a me piacciono molto le annate difficili”.
Giorgia Tabbita