“Sono molto fiducioso e speranzoso nel futuro, anche se dovrei leccarmi le ferite perché in questi anni ho investito in settori come cultura, turismo ed enogastronomia, settori attualmente maggiormente colpiti dall’emergenza Coronavirus”.
Parole pronunciate alla nostra rubrica La Bella Italia, condotta da Francesca Landolina, da Corrado Bonfanti, primo cittadino della “perla del Barocco”, Noto, in provincia di Siracusa. “Noto era una città già conosciuta in molte parti del mondo per il suo Barocco – dice il sindaco – ma insieme ai concittadini e ad altri imprenditori abbiamo fatto sì che oggi la Val di Noto rappresenti una meta turistica conosciuta in tutto il mondo, con una qualità di servizi eccellenti. Dobbiamo riprenderci questo nostro primato. Abbiamo 1.300 strutture registrate e una presenza molto importante di B&B e case vacanze. In questi anni con circa 6.000 posti letto a disposizione, abbiamo potuto far sì che la domanda abbia trovato un’offerta adeguata, con dei business plan che permettessero di portare avanti il lavoro messo in atto. Lavoro che ad oggi ovviamente viene fermato e per il quale bisogna intervenire evitando chiusure, disoccupazione…”.
In vista della stagione estiva, infatti, sembra ormai chiaro che tutte le strutture non potranno più godere degli stessi numeri gli anni precedenti. “Nessuna struttura potrà viaggiare a pieno regime – ha sottolineato Bonfanti – Se il numero dei servizi fino ad oggi è stato elemento fondamentale dei business plan, ora bisogna sopperire alla mancanza di questi numeri, che verranno probabilmente dimezzati”. La Val di Noto, però, non è conosciuta solo per il Barocco. “L’oasi di Vendicari è una spiaggia con un’atmosfera straordinaria, una sabbia finissima. Io ho cercato di migliorare due aspetti proponendo innanzitutto di inserire il ticket di ingresso, così da poter reinvestire le risorse e poi chiedendo di mettere un limite alle persone che vi accedono, evitando così che in quella spiaggia si vada a bivaccare o a fare il picnic. Due aspetti per la tutela e la valorizzazione di quell’oasi meravigliosa”.
Bonfanti è anche Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino. “Devo essere grato alle tantissime cantine presenti nel nostro territorio che producono dei vini di altissima qualità. Nella nostra zona ci sono la Noto Doc e la Siracusa Doc, poi c’è il Nero d’Avola, il Moscato di Noto. Stiamo facendo molto e abbiamo sollecitato in questi anni per la legge sull’enoturismo. Attualmente stiamo cercando di incentivare le nostre produzioni, lanciando anche l’hashtag #iobevosiciliano. Un aspetto che potrebbe in parte far recuperare le cantine è proprio quello dell’enoturismo – ha spiegato Bonfanti – In una cantina è difficile che si possano crearsi assembramenti. La visita in cantina, la mescita del vino, il degustare il vino, ha dei tempi, dei modi, delle atmosfere particolari, non di massa”. Noto, nel 2018, ha ricevuto il nostro premio Best in Sicily per il miglior comune dell’enogastronomia. Ma come sarà adesso la sua stagione turistica 2020? “Il termine più diretto in questo momento, ma dal quale partire è “compromessa”, ma sono molto fiducioso. Dal 4 maggio abbiamo la possibilità di fare molte più cose, abbiamo una responsabilità legata all’economia della nostra isola che ci porta ad essere ulteriormente impegnati nell’attività di prevenzione e difesa, che io per la mia città ho reso obbligatori – ha concluso Bonfanti – Se riusciamo a gestire con maturità e responsabilità questa seconda fase allora sono convinto che possiamo affrontare una “terza fase” che potrà dare leggero ristoro ad una ripartenza”.
Giorgia Tabbita