Lo stile itinerante di “Ciavuri e Sapuri” è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica.
L’Agroalimentare Siciliano è sbarcato a Castellammare del Golfo in provincia di Trapani per tre serate. L’appuntamento, targato Cna – Confederazione Nazionale Artigianato e Pmi Sicilia a braccetto con l’Agroalimentare, ha portato 17 aziende siciliane nel sito turistico trapanese che è apparso la soluzione perfetta per questo periodo che, come dice il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo, “è più tranquillo e gestibile rispetto a quello dei 60mila avventori che arrivano ad agosto”. La manifestazione “secondo round” è nata sotto il segno di alcune novità, dopo quella liparota svoltasi nel porticciolo di Marina Corta: si è preferito restringere il campo su due zone di provenienza (palermitana, trapanese e parte dell’agrigentino) per notare ancora meglio le caratteristiche tradizionali tra l’una e l’altra protagonista della produzione siciliana; poi si è sviluppato un incontro a cura della Cna, dove a snocciolare riflessioni interessanti sono stati relatori autorevoli nello scenario della Lega Navale Sezione di Castellammare.
Per il presidente di Cna provinciale di Trapani Giuseppe Orlando l’evento ha assunto più valenza perché inneggia all’Agroalimentare e lo fa con il vigore dello spostamento, della scoperta dei luoghi, delle spiagge e anche dei monumenti più belli. Si osservano i prodotti della nostra Isola e le potenzialità di certificarli con le denominazioni, ma si osservano anche sotto il profilo culturale e turistico per ampliare a tutto l’anno la richiesta di visite nei loro territori. Il Sindaco di Castellammare del Golfo Rizzo ha mostrato il suo compiacimento per il fatto che il suo centro sia cresciuto molto in questi ultimi anni e che questo periodo sia favorevole per ricevere turisti e operatori. “Ciavuri e Sapuri” intende fortificare questa predisposizione a cercare il meglio dell’artigianalità regionale e a decantare le piccole-grandi storie di tutti i giorni di questi produttori, allevatori e “trasformatori” che hanno scrupolo e vezzo di elaborare dei frutti di nicchia.
Ecco i partecipanti selezionati: “Azienda Sixilia” di Marsala con la formula di un amaro che ha parecchio da dare; “Aura” – Piana degli Albanesi, nel palermitano per le specialità dolci da forno quali i biscotti e i cannoli con la ricotta di pecora; “Blu Ocean” – Casteldaccia (PA) per le conserve ittiche; “Bruno Ribadi” con il suo birrificio di Cinisi, che estende il suo raggio d’azione agli amari e alle gelatine; Rosolino D’Ambra – Azienda Agricola D’Ambra, dalla provincia di Palermo, ha il “culto della melagrana” che compare nei liquori ma crea anche marmellate e creme spalmabili e lenticchie; “Azienda Agricola Doria Nicola” da Calatafimi Segesta (TP), ha messo in mostra rosolio, farina, pasta e fichi d’india; “Feudo Mondello” da Monreale, con la pasta secca dal grano duro macinato a pietra, sorprese per il 2023 e una numerosa famiglia di pastai; “Il Filo Tropicale” azienda agricola di Scianna Caterina punta alle prelibatezze della frutta esotica; “Laudicina Vito” con i condimenti del territorio di Petrosino (TP), specialmente aceti balsamici ad alto invecchiamento; “Officine Kaggiotto” – Palermo, con l’olio extravergine di oliva che si ispira al “filo dorato” della zona di Piana degli Albanesi; “Cantine Settesoli” Menfi (AG); Cantine Tola (PA); “La sfoglia d’Oro” – Castellammare del Golfo (TP) , il cui titolare da oltre 40 anni lavora la pasta fresca e secca; da Valderice (TP) Antonio Spezia con gli oli e conserve ed una novità per avvicinarsi ai gusti dei bambini cioè il ketchup a base di pomodoro nostrano e “Tonno e Sicilia” di Prestigiovanni Alberto con le conserve ittiche; “Termini Antichi Grani” da Castelvetrano (TP); “Gusto e Gusto” di Maria Triolo con olio e sale affumicati. La compagine di “Ciavuri e Sapuri” è propensa al “to be continued …” come nelle serie TV di tendenza che si rispettino.
C.d.G.