(Rosanna Marziale, Maria Probst, Giuliana Germiniasi, Maria Cicorella, Giuseppe Costa,
Antonella Ricci, Iside De Cesari, Patrizia Di Benedetto, Martina Caruso, Edvige Simoncelli)
Ci siamo divertiti al Ten dell’altra sera, la cena di beneficenza ideata e organizzata dallo chef stellato Giuseppe Costa, patron del Bavaglino di Terrasini, in provincia di Palermo.
Per la seconda edizione dell’evento protagoniste sono state le donne chef di altrettanti ristoranti stellati sparsi in tutta Italia.
(Bombette piccanti – Probst)
Sgombriamo subito il campo. La cosa più buona della serata per noi sono state le Bombette piccanti di cinta senese, asparagi, cucunci e salsa di latte che era il piatto proposto da Maria Probst de La Tenda Rossa di Cerbaia (in provincia di Firenze). Due bocconi appena (purtroppo…) di questa pasta ripiena che in bocca esplodeva con tutto il suo carico di sapori e di consistenza. La cinta senese che si sposa con la pasta, il piccante ben dosato, l’acidità, il contrasto salato-dolce tra cucunci e salsa di latte.
Detto questo c’è da dire che altissimo è stato il livello dei piatti proposti e brave le chef che erano tutte composte e carine nonostante un caldo umido a tratti insopportabile. Lo scenario era quello collaudato del Sea Club di Terrasini che adesso è affidato alle sapienti mani dello chef palermitano Flavio Mannoia (lo andremo a trovare prossimamente per raccontarne i piatti). Mentre registriamo che i capperi sono stati l’ingrediente più gettonato della serata. È un bel momento per questo prodotto tipico delle nostre isole minori (Salina, soprattutto).
(Alici in carpione – Caruso)
Freschissime e leggere le Alici in carpione, capperi canditi e salicornia di Martina Caruso, chef del Signum di Salina, sempre più compiuta nel suo percorso professionale.
(Polpo e crema di patate acida – Germiniasi)
Ha scatenato il dibattito il Polpo, crema di patate acida e capperi di Giuliana Germiniasi del Capriccio di Manerba del Garda (in provincia di Brescia). Il polpo, come accade nel resto del mondo era morbido. A noi è piaciuto. Facile da mangiare e gustoso. Piatto succulento. Ma ai palermitani piace duro e gommoso, cotto non troppo. Ne dovremo riparlare.
(Orecchiette al ragù crudo – Cicorella)
Un grande classico, sempre buone, le Orecchiette al ragù crudo di Maria Cicorella del Pashà di Conversano in provincia di Bari. La salsa poi era buonissima.
(Ikebana di melanzana – Di Benedetto)
Ha strizzato l’occhio all’Estremo Oriente con successo Patrizia Di Benedetto, chef del Bye Bye Blues di Palermo con l’Ikebana di melanzana e sgombro marinato. Leggero e di grande equilibrio, menzione speciale perché dal punto di vista climatico era molto azzeccato.
(Manate rosse con alacce – Ricci)
Una passeggiata di sapori le Manate rosse con alacce, burrata e fagiolini di Antonella Ricci del ristorante Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica in provincia di Brindisi. Ottimo il contrasto tra burrata ed alici, bella creatività e materia prima di livello.
(Stracotto di bufalo – Marziale)
Nonostante il caldo ha stupito lo Stracotto di bufalo, polvere di capperi, pomodorino confit di Rosanna Marziale de Le Colonne Marziale a Caserta. Lei, grande interprete della mozzarella di bufala, è stata coraggiosa vista la temperatura esterna molto elevata. Ed il piatto aveva un’armonia inaspettata. Molto buono.
(Caviale di Onano – De Cesare)
Così come è stato molto convincente il Caviale di Onano di Iside De Cesare del ristorante La Parolina di Acquapendente in provincia di Viterbo. Equilibrio e sapore.
(Meringa e cucunci – Simoncelli)
Per chiudere il dolce non dolce di una bravissima pastry chef, Edvige Simoncelli dell’Idylio by Apreda di Roma. Stupefacente equilibrio nella Meringa e cucunci, mela verde e sedano. Rinfrescante e soddisfacente. C’erano anche il pane e i ricci e la tartare di manzo di Costa. Ma ne riparleremo. Sarebbe scontato definire adesso i piatti dell’organizzatore di un evento il cui incasso andrà ad aiutare l’associazione Amici Onlus che aiuta i malati di malattie croniche intestinali (ne abbiamo parlato qui>). Tanta birra (Bruno Ribadi) e tanto vino. Per una serata divertente e golosa.
F.C.