di Michele Pizzillo
Castello di Meleto è un grande possedimento con al centro un castello di incredibile bellezza che ne fa anche l’unica azienda del Chianti Classico a possedere una straordinaria struttura del Duecento e perfettamente conservata.
Dal 10 dicembre (il vernissage è in programma alle ore 16) al 10 gennaio, le Sale Nobili del Castello e le annesse Cantine Storiche ospiteranno le opere di pittura e scultura della mostra collettiva d’arte Cavalli al Castello. Un evento dedicato al valore storico e culturale che la figura del cavallo ha rappresentato nel ritrarre l’impetuosità dei desideri e delle passioni racchiuse nell’inconscio umano. Cavalli al Castello è una mostra collettiva d’arte che propone opere di scultura e pittura, nel percorso interno del Castello, un tracciato che si sviluppa dalle cantine storiche fino alle sale di rappresentanza. Per la prima volta nei suggestivi spazi dell’antico maniero, un gruppo di artisti internazionali, con l’esposizione delle proprie opere, crea un percorso d’arte proprio nei giorni delle feste natalizie e di fine anno. Si tratta di pittori e scultori che, recentemente, hanno esposto alla quarta edizione di Cavalli d’Autore nel Complesso museale Santa Maria della Scala in piazza Duomo a Siena. Al centro delle loro opere il cavallo, protagonista indiscusso del Palio di Siena.
L’esposizione, inoltre, vuole essere un omaggio a questo animale simbolo di bellezza, da sempre protagonista in molte rappresentazioni artistiche. Diverse le tecniche utilizzate di pittura e scultura, alle quali si aggiunge anche la tessitura. Le opere portano la firma di artisti come Tommaso Andreini, Vincenzo Bocciarelli, Elena Conti, Gina Shenk Roche, Massimo Stecchi, Iva Todorova, Fabio Viola Vega, Jules Vissers, Daniele Zacchini e degli scultori Turi Alescio, Giorgio Bisanti, Laura Brocchi, Renato Ferretti, Carol Marano. Chi parteciperà al vernissage in programma sabato 10 dicembre alle ore 16, potrà fruire di un drink servito nell’enoteca aziendale, alla presenza degli artisti oltre alla possibilità di poter scoprire il Chianti classico Gran Selezione Vigna Poggiarso 2018 che con il suo fruttato rigoglioso sostenuto da toni speziati e il sorso pieno con tannini dolci e delicati, ha praticamente sbancato alla degustazione dei “trebicchieri” organizzata a Milano lo scorso 5 dicembre. E, comunque, non vanno trascurati gli altri vini che produce Castello di Meleto a cui fanno capo 150 ettari di vigneti. Di Castello Meleto, che rappresenta un esempio di azienda agricola completa, va sottolineato l’impegno di proteggere le api. Tant’è che nel vasto possedimento di Gaiole in Chianti, oggi sono ospitate 70 famiglie di api, corrispondenti a più di 3 milioni di insetti che possono fruire dei benefici della presenza di varietà di piante frugali e autoctone che offrono nutrimento sufficiente alla loro crescita. Inoltre, la creazione di abbeveratoi naturali – perché sì, anche le api hanno bisogno di bere! – ottenuti scavando dei tronchi o formando delle pozzanghere, ha aiutato la sopravvivenza di questi insetti.
Ed ecco il Parco delle Api, a cui tutti possono contribuire acquistando una o più famiglie di api: un impegno per l’ambiente concreto, economico e compatibile che con l’equilibrio naturale ha portato risultati soddisfacenti, grazie anche alla scelta di progettare il parco in funzione degli insetti stessi e delle loro necessità. La combinazione di buone pratiche agronomiche in vigna, lo sviluppo costante del parco delle api e la creazione degli abbeveratoi hanno portato ad un risultato estremamente positivo: su 46 famiglie ne sono morte solo 3, quando invece la moria media in Italia nel 2021 si aggira attorno al 40 %. Quello di Castello di Meleto è un progetto ambizioso che vuole essere da stimolo al territorio perché sempre più aziende trovino nell’apicoltura una diversificazione produttiva e ambientale. Questa attività, oltre ad essere fondamentale per l’ambiente è anche remunerativa: con la vendita del miele, infatti, Castello di Meleto ammortizza i costi di progettazione, di mantenimento del parco, delle arnie e della manodopera dell’operaio dedicato alla loro cura. Con Nel Nome dell’Ape è possibile adottare un’arnia per contribuire concretamente al ripopolamento nella zona di questo insetto indispensabile alla sopravvivenza dell’ecosistema. In seguito all’adozione, l’azienda si impegna a gestire l’arnia per cinque anni di affido. Su ogni arnia sarà apposto il nome dell’investitore e dalla produzione di ciascun loco saranno estratti due chili di miele all’anno, per un totale di 10 chili che verranno spediti al custode con aggiornamenti costanti sull’andamento della produzione.
Castello di Meleto
Località Ponte di Meleto – Gaiole in Chianti (Siena)
T. 0577 749217
www.castellomeleto.it
info@castellomeleto.it