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L'iniziativa

A Palermo “Mangiare è cultura” – SpremiAmo valorizza i mandarini di Ciaculli

12 Aprile 2018
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(Vincenzo Carlisi, Alessia Cosimato e Marilena Portas)

“Qui entra solo e soltanto Sicilia, non c’è altro che non sia Sicilia”. Vincenzo Carlisi del piccolo chioschetto SpremiAmo – bar di frullati e succhi in via Maqueda, 264 a Palermo, racconta di un piccolo punto di ritrovo di cui solo prodotti di stagione e appassionati di frutta fresca hanno il pass.

Vincenzo racconta del fatto che molti turisti si fermano per una spremuta freschissima e fatta al momento, ma anche di come molti palermitani, abituati a fare colazione nelle più affermate pasticcerie, scelgano di prendere qui la spremuta fresca. Per la nostra iniziativa “A Palermo mangiare è cultura”, SpremiAmo propone una torta che nasce come novità per l’iniziativa ma anche per il Bar stesso e per l’esigenza di proporre qualcosa di nutriente da accompagnare al drink estivo. Amici e parenti, i primi ad assaggiare la torta, hanno spinto Marilena Portas, moglie di Vincenzo, titolare del negozio e autrice della ricetta, a proporla ai clienti per la colazione ma anche come spuntino per passeggiare in via Maqueda, ormai una zona pedonale.


(La torta Ciaculli)

Inizialmente la torta era all’arancia ed ha riscosso un notevole successo. In seguito si è deciso di fare la torta alla mandorla di Avola, prodotto molto utilizzato e richiesto in negozio, che si vende anche micronizzata o si utilizza per fare granite. Per l’iniziativa, SpremiAmo decide di realizzare la torta con un prodotto tipico siciliano, il mandarino. Vincenzo Carlisi ci spiega che in Sicilia abbiamo il mandarino Havana e il Mandarino Ciaculli. Quest’ultimo viene anche chiamato Tardivo dei Ciaculli o Marzuddu, perché grazie al clima riesce a mantenersi fino al mese di marzo ed ha diverse caratteristiche, come la buccia più fine e il gusto più dolce. La torta è realizzata proprio con succo e zeste di Mandarino Ciaculli (da qui il nome Torta Ciaculli), farina di Maiorca molita a pietra, Olio Evo di Nocellara del Belice Dop e zucchero demerata. Così come nella torta in questione, in nessun prodotto del chioschetto si utilizzano zuccheri raffinati, burro e farine bianche.

Con la torta Ciaculli nasce l’idea di ribattezzare tutte le altre torte per sottolineare la scelta di ingredienti siciliani: la torta all’arancia diventa “Ribera”, la torta alla mandorla diventa “Avola” e, ogni tanto, si da anche spazio a torte ibride, fatte ad esempio con arancia, limone e mandarino. Vincenzo Carlisi spiega la filosofia del piccolo Bar che, precedentemente in affitto, è tornato da qualche anno sotto la sua guida: “Il punto forte è la frutta raccolta matura dall’albero, frutta che deve avere un ph giusto. Qui non si troveranno mai, per esempio, le fragole fuori stagione. La testimonianza della nostra coerenza è la macedonia che è sempre varia e che segue la frutta di stagione”. Un packaging simpatico accompagna chi, oltre alla torta Ciaculli, voglia portare una spremuta fresca da asporto: una boccetta a forma di arancia che fa pensare ad una filiera corta, cioè alla velocità con cui la frutta appena colta dall’albero sia direttamente servita ai passanti.

Clarissa Iraci

SpremiAmo
Via Maqueda 264
Tel 091 6115050