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L'iniziativa

A Palermo “Mangiare è cultura” – Gigi Mangia fa la cassata con il pesce spada

07 Marzo 2018
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(Gigi Mangia con la moglie Carolina)

Pochi coperti, ambiente caldo e accogliente e una grande passione per la cucina siciliana. La cassata di pesce spada, piatto proposto da Gigi Mangia in via Principe di Belmonte, è il biglietto da visita di questo ristorante che è tutto un programma. 

Il titolare Gigi l’ha definito un piatto ricco di Sicilia ma ribelle, non solo per l’ossimoro che si crea tra il primo nome che allude al classico dolce siciliano, la cassata, e la sua continuazione, ovvero il pesce spada, che ne rivela la vera natura, ma anche per lo schiaffo implicito che vorrebbe dare ad una cucina che da ormai troppa importanza alla forma. Il piatto è composto dal pesce spada “impostato” nel recipiente tradizionalmente destinato alla cassata dolce, dal grano, dal cous cous che con i gamberoni rossi costituisce il cuore di questo sformato, la pasta di mandorla e quella di pistacchi salate e, infine, fette di limone, granella di pistacchio, pomodorino giallo di Pachino e pomodorino rosso che guarniscono poderosi il piatto.

Gigi dice che questo antipasto, che potrebbe essere servito anche come secondo, vuole tornare alla sostanza, ai sapori autentici che spesso, per dare importanza alla presentazione, vengono messi in secondo piano. La cucina siciliana, come ha spiegato Gigi, ha attraversato varie fasi che l’hanno portata a diventare una cucina di respiro più largo, aperta al mondo e quindi più internazionale. Ma ciò che lui vorrebbe realizzare, e che si augura proponendo questa ricetta, è una cucina pensata, colta, che dia attenzione prima di tutto alla sostanza. E propone il piatto come ciò che non trascura quest’ultima, che diventi un dialogo e un binomio tra le due, che faccia conoscere cos’è realmente la nostra cucina andando oltre la nouvelle vague e le nuove tendenze che a volte rischiano di coprire l’autenticità dei sapori.

Gigi definisce la sua cassata un piatto innovativo e “rivoluzionario” e, con altrettanto orgoglio mostra, accanto alla cassata “trasformata”, una piccola cassata della moglie Carolina, pasticcera del ristorante che propone ogni giorno diversi dolci monoporzione con una piccola storia annessa da raccontare al momento in cui il dolce è servito. Per Gigi trasformare un piatto è ripensare la fine di un qualcosa e farlo diventare un nuovo inizio; adottare un punto di vista diverso, lo stesso che adottò l’artista Alberto Burri quando realizzò il Cretto di Burri a Gibellina, luogo in cui Gigi trovò l’ispirazione per questo piatto. La grinta e la semplicità di Gigi e della moglie Carolina sono le stesse che si respirano non appena si entra in questo piccolo ristorante in centro, caratterizzato da una clientela variegata ma che ha come tratto comune la stessa passione: la Sicilia. Sponsor della nostra iniziativa è Olio Barbera che ha deciso di presentare una speciale selezione di oli dedicata proprio a Palermo Capitale della Cultura 2018. 

Clarissa Iraci

Gigi Mangia
via Principe di Belmonte, 104 – Palermo
091 587651