di Alessio Turazza
La quarta edizione di WineParis & Vinexpo Paris si è tenuta all’Expo Porte de Versailles dal 13 al 15 febbraio.
Nonostante i pochi anni alle spalle, l’evento si è già affermato come un appuntamento irrinunciabile per buyer e operatori del settore. La fiera è nata nel 2019 dalla fusione di ViniSud di Monpellier, che raccoglieva i produttori del sud della Francia e di altri Paesi del Mediterraneo, con il salone parigino VinoVision, dedicato alle regioni vitivinicole del nord della Francia: Valle della Loira, Borgogna, Beaujolais, Alsazia e Champagne. L’idea di creare un unico evento si è rivelata subito vincente e la successiva adesione di Vinexpo, ha reso WineParis la più completa vetrina del vino francese e non solo. La scelta di un salone esclusivamente riservato agli addetti ai lavori, sul modello di Prowine, ha dato un profilo altamente qualificante alla manifestazione. I padiglioni non sono mai sovraffollati e agli stand si ha il tempo di parlare con calma con i produttori e di degustare i vini in un contesto professionale e al contempo piacevolmente conviviale.
(ph Philippe Labeguerie)
L’edizione 2023
WineParis & Vinexpo Paris 2023 ha mantenuto le attese e si è chiusa con un bilancio molto positivo, contraddistinto da tutti gli indicatori in crescita. Con una presenza di 3.387 espositori di ben 42 Paesi, la superficie dei padiglioni è aumentata del 20% e la partecipazione internazionale del 25% rispetto alla scorsa edizione. I visitatori, provenienti da 149 diversi Paesi, sono stati 36.334, il 41% in più rispetto al 2022, con un’affluenza particolarmente numerosa dal Belgio, dagli Stati Uniti, dall’Italia, dal Regno Unito e dalla Germania. Le giornate del salone sono state arricchite da un interessante programma di Masterclass, conferenze e tavole rotonde dedicate a svariati aspetti del mondo del vino, che hanno contribuito a dare un respiro culturale alla manifestazione. WineParis & Vinexpo Paris è soprattutto una fiera dedicata al vino francese, anche se le presenze internazionali stanno aumentando di anno in anno. All’interno dei padiglioni sono rappresentate tutte le principali regioni della Francia, con una partecipazione particolarmente importante di Bordeaux, Valle della Loira, Valle del Rodano, Languedoc-Roussillon, Provenza, Alsazia e soprattutto Champagne, non solo per la vicinanza a Parigi, ma per la presenza di un gran numero di piccole Maison di vigneron, che offrono l’opportunità di apprezzare le molteplici sfumature del terroir. Meno significativa e qualitativa la partecipazione della Borgogna, che sicuramente non ha bisogno di eventi per far conoscere vini già famosi e spesso allocati ancor prima di entrare in commercio.
(ph Philippe Labeguerie)
Il salone non è solo un’ottima opportunità per incontrare buyer e distributori provenienti da tutto il mondo, ma anche per entrare in contatto diretto con la ristorazione parigina, che frequenta l’evento alla ricerca di vini da proporre a clienti sempre più attenti, curiosi e desiderosi di novità. Tra le presenze straniere, quest’anno ha spiccato quella italiana, a cui è stato riservato un intero padiglione. Se alcuni Consorzi, come Abruzzo o Prosecco, e alcune regioni, come Campania, Calabria e Piemonte, hanno approfittato dell’occasione per realizzare degli stand capaci di comunicare in modo visibile e chiaro un territorio, molti produttori italiani hanno preferito partecipare con piccoli stand individuali, piuttosto anonimi e poco visibili. Sicuramente la presenza italiana dovrà essere ripensata per le prossime edizioni, cercando di focalizzare gli sforzi su grandi stand dedicati a singole regioni e denominazioni, che possano orientare meglio i visitatori e valorizzare maggiormente i produttori all’interno di un quadro capace di proporre un’identità ben riconoscibile. È tempo per l’Italia di fare sistema e di affrontare i prossimi appuntamenti di WineParis & Vinexpo Paris in modo più coordinato e collaborativo, per sfruttare al meglio il palcoscenico parigino e valorizzare le eccellenze della nostra penisola. Il prossimo appuntamento è già stato fissato: 12-14 febbraio 2024.