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L'evento

Vinexpo, una fiera elegante

21 Giugno 2011
vinexpo vinexpo

Per chi conosce bene il Vinitaly puo’ ben comprendere che Vinexpo é un’altra cosa. Se é meglio o peggio sta al gusto personale l’ardua sentenza.

Più pacata, più elegante, meno chiassosa , la fiera di Bordeaux rispetto alla «cugina » italiana si presenta cosi’ . Ma é anche vero che é molto più piccola, con meno aziende ad esporre (sebbene siano presenti i vini di tutto il mondo) e con una maggiore selezione degli ingressi, se si pensa che per un comune cittadino appassionato di vino il biglietto ha un costo di 60 euro, una cifra non certo accessibile a tutte le tasche. Per i francesi di Bordeaux, dunque, una elegante cittadina sulla Garonna, il Vinexpo è un’occasione attesa (il fatto di essere biennale la rende ancora più desiderata), ma quel clima da grande festa senza freni e inibizioni che si respira al Vinitaly qui non c’é. Frutto di una compostezza tutta francese, si potrebbe dire, ma non solo: il Vinexpo é soprattutto la fiera degli importatori più che della gente , l’evento al quale gli americani arrivano in elicottero per chiudere affari e non l’occasione che mobilita una città intera e la sua provincia, che moltiplica pani , pesci e alberghi come per il Vinitaly. Non si vedrebbe mai il ragazzino che con brio saltella per i corridoi per qualche sorso in più. E’ la fiera del detto sottovoce , delle grandi firme della moda (vedi Hermes) che espongono a pochi metri dalle bottiglie.
Per chi non la conosce, la struttura non ha i grandi padiglioni, come a Verona, ma é praticamente un unico corpo a forma di ferro di cavallo. C’é il meglio di tutto il mondo. Ogni area geografica, o quasi, é rappresentata. Ma non sempre con un criterio del tutto logico. Si pensi che l’Italia, che a Bordeaux ha portato 320 aziende, é sparsa un po’ qui e un po’ li’ per la fiera. Gaja, per esempio é da tutt’altra parte rispetto al resto della penisola, per non parlare della stessa Sicilia che alla fiera é un’isola felice, un agglomerato di stand a pochi passi dalla sala stampa.

Gaetano Luca La Mantia