Dall'antipasto al dessert, tutto in una capsula.
Non parliamo di un integratore ma dell'ultima frontiera scoperta da Corrado Parisi, chef del ristorante La Locanda del Monsu' a Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina. Un'interpretazione che racchiude avanguardia, ricerca, tecnica e studio meticoloso nella composizione delle materie prime.
Vari gli ingredienti del territorio protagonisti di questo piatto che ha portato chi lo ha assaggiato, in un sol boccone, nel futuro. Non a caso al piatto ha dato il nome di Capsula, Sale Art Cafè 2022, creazione con cui ha festeggiato il 10 anni del Sale Art Cafè di Andrea Graziano. Ispirato al manifesto futurista di Marinetti. “Ho ripreso ciò che professava il manifesto nei primi del '900. Il piacere di gustare in un semplice assaggio l'intero pasto”, spiega Parisi.
Corrado Parisi tiene in mano un espositore futurista con le sue Capsule
Il tema del piatto è il pesce azzurro, in questo caso il merluzzo, mantecato in compressione. Una noce impalpabile e allo stesso tempo cremosa al cui interno lo chef ha anche inserito uno strato di pasta di broccoli. Alla base e al top la polvere di caffè. A racchiudere il cuore di merluzzo la capsula trasparente di isomalto, capperi, sale nero delle Hawaii e sale di Mozia, chicco di caffè. Compionenti salate ricercate per esaltare i sapori. Poi a completare la composizione Parisi sceglie il cioccolato fondente di Modica. Da questo ottiene una pralina ripiena polvere di olio extravergine d'Oliva di Cerasuola dei Frantoi Cutrera (premiato Best in Sicily 2012), e sale di Mozia. Percorso di gusto quello offerto dal piatto dove ogni tappa nasce dallo studio del punto di fusione di ciascun elemento.
Un trionfo di sapori difficile da spiegare con una sola parola, difficile anche dargli una connotazione. Tante le sensazioni che dà al palato e che si evolvono dal primo assaggio con una lunga persistenza. E come avviene in un'opera teatrale, la degustazione segue tempi ben definiti, secondo la sceneggiatura scritta dal suo autore. Esempio di quanto fantasia, rottura degli schemi e padronanza della tecnica segnino la strada ad una cucina innovativa, che si lascia alle spalle il sensazionalismo, accogliendo invece una valorizzazione “diversa” e ragionata della più semplice tradizione.
Maria Antonietta Pioppo